LA DECISIONE

Rai Way, ok alla vendita

Il cda della Rai ha votato all’unanimità per la cessione di una quota minoritaria dell’azienda che gestisce le torri. L’Usigrai: “Grave errore”. Michele Anzaldi (Pd): “L’azienda chiarisca sui ricavi”

Pubblicato il 04 Set 2014

Il Consiglio d’amministrazione della Rai ha dato il via libera alla vendita di una quota minoritaria di Rai Way, la società controllata al 100% dalla tv di Stato che gestisce le infrastrutture di trasmissione.

“Il Consiglio di Amministrazione – si legge in una nota della Rai – presieduto da Anna Maria Tarantola, riunito oggi a Roma ha votato all’unanimità dei presenti l’autorizzazione alla vendita di una quota di minoranza del pacchetto azionario di RaiWay s.p.a. finalizzato alla quotazione di RaiWay spa. Inoltre i consiglieri hanno approvato sempre all’unanimità i documenti per il filing presso Consob e Borsa Italiana”.

Della vendita di una parte della società si era iniziato a parlare ad aprile, dopo che sono venute alla luce le misure previste dal Governo nel decreto Irpef, che tra le altre cose prevedevano un taglio di 150 milioni di fondi alla Rai dalle competenze del canone di abbonamento. Con il collocamento di una quota tra il 40 e il 49% di Rai Way la Tv di Stato potrebbe ricavare tra i 400 e i 450 milioni di euro, e ripianare dunque le mancate entrate conseguenti al taglio introdotto dal decreto Irpef.
Nettamente contraria alla decisione è Usigrai: “La decisione assunta oggi dal CdA della Rai di procedere alla vendita di quote di RaiWay è un errore grave – si legge in una nota del sindacato – Vendere quote di un asset fondamentale senza una strategia vuol dire semplicemente indebolire il servizio pubblico. Incomprensibile ancor di più poi la decisione di vendere quote per una cifra ben superiore ai 150 milioni richiesti dal Governo. Il Dg chiarisca subito come intende utilizzare i ricavi aggiuntivi”.

Critico anche Michele Anzaldi, deputato del Pd e segretario della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai: “Perché la Rai dovrebbe cedere una quota di Rai Way pari a 400 milioni di euro se l’ammanco per il decreto Irpef è di 150 milioni? – chiede in un comunicato – E’ opportuno che l’azienda chiarisca sull’utilizzo dei ricavi dalla vendita della società che gestisce le torri. Nelle audizioni in Parlamento – conclude – il direttore generale Luigi Gubitosi ha assicurato che per il 2014 il bilancio Rai sarebbe stato in pareggio, al netto del taglio governativo da 150 milioni. L’ autorizzazione del governo a cedere una quota minoritaria di Rai Way serve proprio a recuperare questa cifra. Sarebbe poco comprensibile, allora, la cessione di una quota per 400 milioni di euro, come riportato dalla stampa, più del doppio del necessario. E’ vero che la Rai sta pensando ad un importo del genere? E’ opportuno che l’azienda chiarisca questi punti. Essere autorizzati a valorizzare una quota minoritaria di Rai Way, quindi fino al 49%, non significa necessariamente cederla tutta”.

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