IL REPORT NIELSEN

Streaming da record negli Usa, per la prima volta battuta la tv via cavo

In un anno la fruizione dei programmi via Internet è salita del 22,6% a fronte di un calo della visione televisiva di quasi il 10%. Pesa l’inflazione che costringe gli utenti a tagliare le spese. Netflix regina delle piattaforme con l’8% di share

Pubblicato il 22 Ago 2022

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Lo streaming batte la tv via cavo per la prima volta negli Usa. Lo certificano i dati Nielsen, secondo cui a luglio gli utenti statunitensi hanno trascorso più tempo godendosi i contenuti dei servizi via Internet che davanti ai programmi trasmessi via cavo.

Lo streaming ha rappresentato una quota record del 34,8% del consumo televisivo totale, mentre il cavo e il broadcast si sono attestati rispettivamente al 34,4% e al 21,6%.

Il grande sorpasso era nell’aria da mesi e conferma un trend in atto da tempo: la fuga dai tradizionali abbonamenti televisivi, complice anche un’inflazione che costringe gli americani a rivedere e tagliare le spese.

I numeri dello streaming

A luglio l’utilizzo dello streaming è aumentato del 3,2% rispetto a giugno e del 22,6% su base annua mentre il tempo trascorso sulle piattaforme, a luglio, è stato di quasi 191 miliardi di minuti a settimana.

Tra i distributori di streaming, Prime Video, Netflix, Hulu e YouTube hanno fatto di nuovo registrate quote record, dopo averlo già fatto a giugno. È Netflix la regina delle piattaforme con l’8% di share e quasi 18 miliardi di minuti di visualizzazione per la sola viisione di Stranger Things.

La tv via cavo in sofferenza

La fruizione della tv via cavo è scesa del 2% su base mensile e del 9,8% anno su anno. A calare di più la visione dei programmi sportivi che hanno registrato un -15,4% da giugno e -34% rispetto a un anno fa.

Per Netflix, Disney+ e le altre piattaforme si tratta di un dato importante che lascia ben sperare in un panorama di concorrenza sempre più aggressivo a fronte dei grandi network televisivi che stanno incontrando difficoltà sempre maggiori.

È  il caso di Cnn che, secondo alcune stime, vedrà quest’anno scendere il suo utile sotto la soglia psicologica di 1 miliardo di dollari per la prima volta dal 2016.

Le strategie di Amazon

Intanto il colosso fondato da Jeff Bezos sta spingendo sull’acceleratore della sua divisione di intrattenimento, ritenuta chiave per gli abbonati Prime, ed è a caccia di un super manager per i suoi Amazon Studios. Secondo indiscrezioni avrebbe avuto contatti con Scott Stuber, manager della divisione film di Netflix e uno dei più potenti nel settore, ma anche con l’ex Paramount Pictures Emma Waters. A pesare sulla tv via cavo a luglio, il mese del grande sorpasso, è stata l’assenza di grandi eventi sportivi.

Nelle prossime settimane la ripresa della Nfl dovrebbe aiutare la tradizionale tv a riguadagnare terreno. Nonostante questo le rilevazioni Nielsen indicano un significativo cambio delle tendenze, accentuato da un caro vita che non lascia respiro e costringe gli americani a ‘cut the cord’, rinunciare ai tradizionali abbonamenti tv. Più economici e flessibili, i servizi in streaming offrono un’ampia scelta e contenuti originali a prezzi che, seppur in aumento, non si avvicinano a quelli del cavo.

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