LA CESSIONE

TI Media, si stringe il cerchio sui pretendenti

Oggi la deadline per candidarsi all’acquisto. Il dossier valutato da Sky, Al-Jazeera, Cnn e Discovery Channel. Il gruppo L’Espresso non sarebbe interessato. Sindacati: “No alla vendita di La 7 per fare cassa”

Pubblicato il 22 Giu 2012

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E’ prevista per oggi la scadenza per le manifestazioni d’interesse preliminari sulle attività messe in vendita di Telecom Italia Media. Mediobanca e Citigroup, i due advisor scelti dall’azionista Telecom Italia che hanno inviato nelle scorse settimane ai potenziali interessati i “teaser”, cioè i documenti con le informazioni di base della società, dovrebbero ricevere entro oggi la disponibiltà a valutare l’operazione. 



Il dossier, scrive Il Sole 24 Ore, sarebbe stato inviato al gruppo L’Espresso di Carlo De Benedetti (che non sarebbe interessato) fino a Sky Italia, la controllata italiana dell’impero del magnate Rupert Murdoch, ma anche ad Al-Jazeera, la Cnn del mondo arabo, vicina a Tarak Ben Ammar, l’uomo d’affari franco-tunisino che gode di ottime relazioni nel mondo televisivo italiano ed è anche presente nel Cda di Telecom Italia. Infine il dossier sarebbe stato visionato anche dall’americana Discovery Channel, controllata da Liberty Media di John Malone. Resta da capire ora quali saranno i soggetti realmente interessati e a quale prezzo.

Più articolato il tema delle infrastrutture televisive, un bene pregiato nell’attuale evoluzione della competizione tecnologica. Nel passaggio dall’analogico al digitale, Telecom Italia Media può contare su tre multiplex nazionali e altri ne avrà in futuro: attività che potrebbero fare gola a possibili investitori.

Il nodo per la vendita restano i risultati non troppo brillanti del 2011, su cui pesa la svalutazione di Mtv, compensati soltanto in parte dal buon andamento della tv ammiraglia La7. La società guidata da Giovanni Stella ha chiuso il 2011 con perdite per 83 milioni di euro. Per il 2012 è prevista una crescita dei ricavi pubblicitari per La7 e La7D del 15% rispetto al 2011 mentre l’indebitamento nel 2012 arriverà a 200 milioni di euro.

Sindacati: “Auspicabile vendita ad un soggetto industriale forte”

Pronto l’intervento dei sindacati. Nell’incontro tra Slc-Cgil, Fistel-Cisl Uilcom – Uil, Rsu – Telecom Italia Media e Telecom Italia Media Broadcasting, con l’ad di Telecom Italia Media Stella ed i vertici aziendali di Telecom Italia Media, è stata al centro del confronto la riorganizzazione aziendale con la costituzione delle due direzioni, Direzione Televisione e Direzione TI Media Group e la relativa possibile cessione dell’intera azienda Ti Media da parte di Telecom Italia, azionista di maggioranza.

I sindacati hanno ribadito che sarebbe auspicabile l’eventuale vendita ad un unico soggetto industriale economicamente solido che garantisca comunque un piano di sviluppo continuando l’attuale trend di crescita. L’azienda ha comunicato che gli advisor stanno eseguendo l’indagine sui possibili soggetti e raccogliendo l’eventuali proposte di acquisto. Gli esiti di tale indagine riportati alla capogruppo Telecom Italia, saranno quindi oggetto del Cda di Telecom Italia del 28 giugno. L’ad Stella ha confermato i dati sulla tenuta occupazionale, con particolare riferimento ai progressi fatti dal gruppo televisivo. I sindacati hanno ribadito che vigileranno e monitoreranno i possibili nuovi sviluppi di scenario a partire già dalle prossime settimane ed attueranno se necessario forme di lotta e mobilitazione.

Un nuovo incontro è fissato dopo il Cda di Telecom Italia per verificare l’evoluzione del processo di vendita, con particolare attenzione ai possibili acquirenti ed alle modalità di vendita.
Altro incontro è stato richiesto ai vertici di Telecom Italia, e i sindacati dichiarano che attiveranno una comunicazione capillare per informare l’opinione pubblica e la Consob sulle operazioni di vendita e sulle prospettive di sviluppo dell’emittente.

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