Tv locali sul piede di guerra: piano frequenze da cancellare

Le associazioni di settore minacciano ricorsi: “Non rispettata sotto il profilo qualitativo la riserva di un terzo della capacità trasmissiva”

Pubblicato il 30 Giu 2010

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Le emittenti locali si preparano a dare battaglia al nuovo Piano
frequenze con una serie di ricorsi al Tar del Lazio. Nel corso di
un incontro ai vertici di Aeranti-Corallo e Frt, le due maggiori
associazioni del settore, è stato opposto pollice verso alla
pianificazione: intanto, dice un comunicato di Aeranti-Corallo,
vengono ridotte le risorse radioelettriche già a disposizione
delle locali rispetto alla pianificazione già adottata nelle aree
dove è già avvenuto lo switch off. Inoltre non viene rispettata
sotto il profilo qualitativo la riserva alle tv locali di un terzo
della capacità trasmissiva. “Conseguentemente – viene detto
nella nota – tutte le tv locali avranno interesse a proporre
ricorso al Tar Lazio per chiederne l’annullamento”.

Secondo le locali è evidente che “il ritardo nell’emanazione
del piano delle frequenze, unitamente al ritardo nella definizione
degli accordi bilaterali con gli stati confinanti per la
compatibilizzazione delle frequenze nelle aree di confine, nonché
al ritardo nella emanazione della regolamentazione
sull’ordinamento automatico dei canali stiano compromettendo la
fattibilità dello switch off del Nord Italia nei tempi
ipotizzati”. Infatti, “in mancanza di tali provvedimenti, il
ministero non può certamente procedere all’assegnazione dei
diritti di uso delle frequenze”.

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