Web-advertsing, Iab Italia: nel 2012 sorpasso sulla carta stampata

Dal prossimo anno il volume di investimenti pubblicitari sarà secondo solo a quello della Tv. E già alla fine di quest’anno il mercato Internet raggiungerà 1,2 miliardi con una crescita del 15%. Il vicepresidente Ippolito: “Serve spingere su formazione e infrastrutture”

Pubblicato il 12 Ott 2011

Nel 2012 anche in Italia – come già avviene negli Usa- Internet
diventerà il secondo mezzo dopo la televisione per volume di
investimenti pubblicitari, superando così la carta stampata.
E' la previsione di  Iab Italia che, oggi e domani a Milano in
occasione dello Iab Forum, punta i riflettori sul settore.
''Oggi – spiega Salvatore Ippolito, presidente vicario
dell'associazione – il mercato pubblicitario su Internet
rappresenta il 14% del totale. Nel 2006 era appena il 4%''.
A fine anno gli investimenti raggiungeranno 1,2 miliardi di euro,
con una crescita del 15% rispetto all'anno scorso.

A trainare questo incremento – secondo Iab – sono sia l'aumento
dell'investimento medio, sia quello delle aziende
inserzioniste, cresciute quest'anno del 27%. Un settore,
insomma, che sembra immune dalla crisi, visto che il mercato
pubblicitario nel suo complesso ha registrato un calo del 3%.
Nonostante questi dati, e nonostante il numero di utenti Internet
sia in continua crescita e sfiori i 30 milioni, la Internet economy
vale solo il 2% del Pil, la metà rispetto alla media europea.

Negli ultimi 5 anni l’investimento medio delle aziende in
pubblicità sui media cartacei è diminuito del 27,7%, l’
investimento medio in Tv ha registrato un calo dell‘11,7% mentre
quello sulla radio ha avuto una crescita del 9,3%. In tutti questi
settori, inoltre, c’è stata una diminuzione del numero delle
aziende che hanno investito. Al contrario, il digitale ha
registrato il una crescita del 46,1%, ed è aumentato del 107% il
numero di aziende che hanno investito in rete.

''Ci sono ancora cose da fare – ammette Ippolito – Per
prima cosa rilanciare gli investire in formazione e
infrastrutture''. In ogni caso, secondo gli operatori, la
crescita del settore è un fenomeno inarrestabile e nel 2015,
emerge dalle previsioni di Iab, la internet economy varrà il 4%
del Pil, ci saranno 35 milioni di utenti e la pubblicità varrà 2
miliardi di euro.

E’ il display advertising ad essere lo strumento di comunicazione
su internet preferito dalle aziende, con un valore di 455 milioni
di euro (in crescita del 16% rispetto allo scorso anno), seguito
dal search, che cresce del 18% e si attesta su un valore di 448
milioni di euro. Affiliate, directories e classified crescono
invece del 10% per un valore totale di 239 milioni di euro.

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