L'EVENTO IN SENATO

Zte, Hu Kun: “Il futuro sostenibile per tutti è incentivare l’empowerment femminile”

Via alla campagna annuale di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’azienda cinese al fianco della senatrice Annamaria Parente, Presidente della Commissione Sanità, le soprano “Appassionante”e l’Associazione Libera dalla Violenza

Pubblicato il 25 Nov 2021

A. S.

zte

Abbattere il muro del silenzio che circonda la violenza contro le donne. E’ questo l’obiettivo di Appassionante, protagoniste del brano “Ora vedo ora sento ora parlo”, prodotto da Overlook Italia di Mauro Borzellino, che ne è anche l’autore, nella campagna di sensibilizzazione creata da Shirley Estigarribia. Il video, che dura 5 minuti e 19 secondi è stato filmato in Piazza di Spagna, a Roma, dove Giorgia Villa, Mara Tanchis e Stefania Francabandiera hanno cantato e girato le scene di quello che vuole diventare un manifesto permanente su questa problematica, e che per l’occasione è stato arricchito dal suono del celebre violinista armeno-libanese Ara Malikian.

Si tratta di un messaggio per dire basta a ogni genere di violenza sulle donne, presentato in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dalla senatrice Annamaria Parente, presidente della commissione Sanità, nella Sala Nassirya di Palazzo Madama. L’obiettivo del video e della campagna è di sensibilizzare ogni giorno le coscienze su questo tema, perché non se ne discuta soltanto nel giorno delle ricorrenze nazionali e internazionali.

A sostenere l’iniziativa di “Appassionante” è Zte, multinazionale globale delle telecomunicazioni che in Italia ha il suo quartier generale europeo. “Zte Italia è orgogliosa di affiancare e sostenere progetti che veicolano messaggi così importanti e oggigiorno per nulla scontati – afferma Hu Kun, Presidente Western Europe e Ceo di Zte Italia – I cittadini, le aziende e la società civile tutta, devono essere consapevoli che solo unendo più voci insieme è possibile abbattere il muro dell’indifferenza, che provoca ancor più danni di quanti possiamo immaginare. Zte è contro la violenza e appoggia le donne”.

“Il futuro sostenibile per tutti è  incentivare l’empowerment femminile che va di pari passo con l’uguaglianza di genere, rafforzare la posizione della donna giova all’economia e alla produttività – aggiunge Libera Cesino, avvocato penalista esperta nella difesa di reati di genere, fondatrice e Presidente dell’Associazione Libera dalla Violenza – come previsto dal patto mondiale delle Nazioni Unite,  con  i sette principi del women empowerment, prima iniziativa che affronta nello specifico la posizione femminile nelle imprese, sul mercato e all’interno della comunità. Zte è un azienda che li ha sposati appieno e anzitempo,  mi sento di credere con forza che sono questi i passi che contribuiscono a rendere il paese più civile. In qualità di Presidente di Libera dalla violenza, primo sportello antiviolenza on line in Italia – prosegue – sono entusiasta di questa campagna di sensibilizzazione, lo spot recita ‘ora vedo, ora sento, ora parlo’, sembra un concetto semplice, ma questo fa la differenza tra una vittima viva oppure no, il lavoro più difficile da fare per noi operatori del settore, è proprio quello di dare gli strumenti  per riconoscere la violenza subita, che troppo spesso si scambia per normalità o per amore,  quando una donna riesce a pronunciare queste parole è il momento esatto in cui è libera e salva”.

“Ho aderito con entusiasmo a questa idea – sottolinea Parente – perché non si tratta della classica iniziativa fine a se stessa, ma mira ad essere un manifesto che promuoveremo in tutta Italia. Per questo l’evento del 25 sarà il primo di una serie di appuntamenti dove coinvolgeremo esperti del settore, sociologi, giornalisti e le donne, ovviamente, che sono al centro del progetto”.

“Abbiamo deciso di lavorare per questa importantissima campagna – spiegano le artiste del trio Appassionante – perché la violazione dei diritti umani è una questione universale che coinvolge tutti noi e che non fa alcuna distinzione fra sesso, credo, religione, ideologia, status o cultura. Nell’affrontare questa delicata tematica: la cultura, l’educazione, l’arte e il dialogo interculturale sono tra i più forti canali comunicativi per contrastare ogni forma di discriminazione, abuso e violenza”.

 

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