IL CASO

Tegola su Whatsapp: dovrà fornire accesso ai dati criptati degli utenti

È il risultato di un trattato sulle responsabilità dei social media tra Gran Bretagna e Stati Uniti che, secondo indiscrezioni, sarà firmato il mese prossimo. Ma Zuckerberg non ci sta: “Ci opponiamo a qualunque tentativo di creare backdoor. Privacy a rischio”

Pubblicato il 30 Set 2019

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Una rivoluzione che potrebbe cambiare per sempre il rapporto dei social media con i propri utenti e i governi. Londra ha deciso che tutti i social media e le app di messaggistica, come Facebook e Whatsapp, devono condividere i messaggi e le informazioni degli utenti in caso di inchiesta penale anche se si tratta di informazioni crittate. È il risultato di un trattato che sta per entrare in vigore tra Gran Bretagna e Stati Uniti e che coinvolge soprattutto Facebook, monopolista planetario dei social.

L’accordo, secondo indiscrezioni raccolte dalla stampa, verrà firmato il mese prossimo e obbligherà i social media a “condividere le informazioni a supporto delle investigazioni su persone sospettate di crimini gravi incluso terrorismo e pedofilia”.

La notizia non arriva senza che ci fossero state avvisaglie. Priti Patel, il ministro degli interni britannico, ha già dichiarato in passato che i piani di Facebook per attivare la crittografia end-to-end nei messaggi sarebbe stata primariamente di beneficio per i criminali, e ha detto che le aziende che hanno dei servizi social devono creare delle “back-door” per dare accesso alle piattaforme di messaggistica alle agenzie di intelligence nazionali.

Facebook però non ci sta. In una dichiarazione il social dichiara: «Ci opponiamo ai tentativi governativi di costruire delle back-door perché metterebbero in crisi la privacy e la sicurezza dei nostri utenti in tutto il mondo. Le politiche nazionali, come il Cloud Act, permettono alle aziende di fornire le informazioni disponibili quando ricevono una richiesta legalmente valida e non richiedono a nessuno di costruire delle back-door nei propri servizi».
Come parte dell’accordo internazionale in via di chiusura tra Usa e Gran Bretagna, riportano le indiscrezioni, i due Paesi si sono accordati a fare sì che non vengano svolte delle indagini incrociate sui rispettivi cittadini. Inoltre, gli Usa non potranno ottenere in nessun caso delle informazioni da aziende britanniche se l’indagine in corso riguarda un reato per il quale è prevista la pena di morte.

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