STRATEGIE

Agenzia digitale, Beltrame: “La chiave è il Future Internet”

In un documento firmato dalla gestione ex DigitPA le indicazioni programmatiche per il nuovo ente: la tecnologia diventi pervasiva. Riflettori puntati sul fascicolo digitale di cittadino e impresa

Pubblicato il 06 Mar 2013

Federica Meta

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Fascicolo digitale del cittadino e fascicolo dell’impresa. Sono questi i primi due progetti in cui l’Agenzia per l’Italia digitale si deve impegnare da subito. È quanto emerge dal documento realizzato dall’Agenzia stessa – gestione ex DigitPA – a cui ha collaborato l’ex presidente Francesco Beltrame con l’obiettivo di definire strategie e azioni prioritarie, anche alla luce di quanto fatto dall’ente in questi due anni.

Secondo l’ex DigitPA bisogna dire basta a pesanti data center, a potenti sistemi di elaborazione centralizzati e inutilmente sincroni, e aprire a open data, apps, Pec, con eventuale erogazione in cloud. Cambi di marcia che darebbero lavoro anche alle industrie Ict, magari incentivando anche le Pmi-Ict e non solo le grandi multinazionali, e, soprattutto, dando un segnale forte di politica industriale di fare convergere le industrie Tlc in quelle IT .

“Occorre – prosegue il testo – apprendere bene la lezione di quei Paesi che considerano pericoloso investire su un’unica tecnologia se questa è a rapido o rapidissimo turnover: pagare un qualcosa di più subito per integrare più tecnologie emergenti, può ripagare molto di più sul lungo termine. Tutto ciò richiama parole abusate e le riconduce alla nuda realtà, quali interoperabilità, costi standard (che presuppongono il concetto di full cost) e che sono base per il federalismo (non solo fiscale) e per l’internazionalizzazione”.

Sul versante governance dell’IT pubblico, emerge la necessità di integrare sussidiarietà e poliarchia per fare finalmente dell’innovazione un sistema paese. Particolare attenzione è rivolta al modello di business della PA che, secondo gli esperti di DigitPA, deve essere guidato dalla domanda e non dall’offerta tecnologica. Bisogna dunque riflettere su cosa possa rappresentare per ogni persona, cittadino o imprenditore, la “rete che verrà”, quella che gli addetti ai lavori hanno denominato, ormai con dizione universalmente accettata, Future Internet.

Secondo Beltrame e si suoi esperti Future Internet rappresenta almeno due cose, entrambe molto importanti: un modo diverso di produrre conoscenza e, soprattutto, un modo diverso di trasmettere conoscenza a tutti i livelli, dall’educazione del bambino in famiglia, alla scuola, alle istituzioni, ai media, alle imprese, alla politica. E in questo senso il ruolo dell’Agenzia come driver di innovazione può diventare essenziale.

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