AGENDA DIGITALE

Agid, si apre l’era del dopo-Ragosa

Il dg ha presentato le dimissioni al ministro Madia ma rimarrà in carica fino all’insediamento del suo successore per garantire continuità operativa all’ente. “Ma non ci sarà un decreto di commissariamento”, dice al nostro giornale

Pubblicato il 03 Giu 2014

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Agostino Ragosa si è dimesso dalla carica di direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale. Lo annuncia una nota del ministero della PA e Semplificazione. Notizia che era già nell’aria, ma che ora arriva con qualche sorpresa. Ragosa non va via subito, infatti, ma gestirà il transitorio, fino alla nomina del nuovo direttore. A quanto risulta, in questa fase sarà alle dirette dipendente del ministro. A quanto dice Ragosa al nostro giornale, inoltre, “non ci sarà un commissariamento dell’Agenzia; non ci sarà il relativo decreto. Per ora continua come prima, con i dossier già avviati”.

Secondo una stima, ci potranno volere circa quattro mesi per il bando e la scelta del nuovo direttore.

Nella nota si legge: “A seguito di un amichevole colloquio con il ministro Maria Anna Madia, che gli ha rappresentato le esigenze connesse alla politica governativa di rinnovamento e discontinuità nell’amministrazione pubblica, e condividendo le finalità di questa politica, l’ing. Agostino Ragosa, ha rassegnato oggi le proprie dimissioni da Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale L’ing. Ragosa ha manifestato la propria disponibilità a rimanere in carica fino all’insediamento del suo successore. Ciò consentirà di assicurare continuità all’attività dell’Agenzia e di definire le attività in corso, al fine di supportare il governo in questa fase transitoria e di avvio di alcuni importanti progetti pubblici (relativi tra l’altro alla fatturazione elettronica, al sistema pubblico di identità digitale, all’anagrafe della popolazione residente), che l’Agenzia sta svolgendo con la Sogei e con i Ministeri interessati”.

Il Ministro Madia, anche a nome del Presidente del Consiglio, ha ringraziato Ragosa per il suo operato, apprezzandone altresì la sensibilità istituzionale dimostrata e il supporto che egli continuerà a fornire al governo.

L’incontro di martedì pomeriggio tra Ragosa e Madia era atteso, così com’era nota la volontà di Madia di dare discontinuità alla governance dell’Agenzia. La soluzione scelta non sembra traumatica, assicurando un regime transitorio che non blocca i progetti in corso. Non è chiaro al momento il ruolo di Elisa Grande, indicata da certe fonti come il commissario che Madia dovrebbe nominare mercoledì con decreto. Se non ci sarà commissariamento, un’ipotesi è che Grande potrebbe semplicemente gestire la selezione del nuovo dirigente.

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