Entra nel vivo il procedimento di nomina per il nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale. Secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni tra coloro che hanno inviato il cv all’indirizzo messo a disposizione dal ministero della Semplificazione e PA candidature@governo.it ci sono: Mario Dal Co (ex consulente dell’allora ministro alla PA e Innovazione, Renato Brunetta, e successivamente alla guida dell’Agenzia dell’Innovazione); Roberto Moriondo (alla guida della direzione Innovazione, ricerca, università e sviluppo energetico sostenibile della Regione Piemonte); Fulvio Ananasso (Direttore Studi, Ricerca e Formazione – Agcom); Nello Iacono (vicepresidente Stati Generali dell’Innovazione). Potrebbe esserci una sorpresa ai vertici dell’Agid Dopo le dimissioni del direttore generale Agostino Ragosa, potrebbe essere la volta di una donna. Cosa che fra l’altro non dispiacerebbe al ministro per la PA Marianna Madia, ma a patto che la candidata in questione sia dotata di tutti i requisiti specificati nel bando di selezione.
Come scritto dal nostro giornale potrebbe esserci una sorpresa “rosa” ai vertici dell’Agid. Fra le rappresentanti del gentil sesso più papabili ci sarebbe Gianna Marini, dirigente di Ancitel. Ma non sappaimo al momento se la stessa abbia sottoposto il proprio curriculum al governo. Certo è che la Madia ha deciso di accelerare sulla nomina del nuovo numero uno dell’Agenzia per l’Italia digitale: il bando di selezione di selezione è stato indetto a pochissimi giorni dall’annuncio delle dimissioni di Ragosa e c’è tempo fino al 15 giugno per sottoporre le candidature. Il direttore generale sarà individuato tra i candidati che presentino una particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione, si legge nel bando.
Chi intende candidarsi può inviare il proprio curriculum entro le ore 23,59 del 15 giugno 2014 via e-mail a candidature@governo.it. “Le istanze, oltre a contenere i dati anagrafici, titoli di studio e curriculum vitae predisposto secondo il modello europeo – spiegano dal ministero – completo di clausola di autorizzazione al trattamento dei dati in esso contenuti, dovranno riportare una sintetica descrizione delle linee programmatiche sull’espletamento dell’incarico per il quale si manifesta interesse e ad esse deve essere allegata copia di un valido documento d’identità”.
L’elenco di coloro che avranno presentato la propria candidatura sarà pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.