INNOVAZIONE

Appalti “smart”, debutta il sito Agid per l’e-procurement 4.0

Realizzato da Agid, favorisce l’incontro tra domanda e offerta di servizi innovativi nelle amministrazioni. Il portale sarà presto collegato alla piattaforma Connext di Confindustria con l’obiettivo di incentivare una collaborazione efficace tra pubblico e privato

Pubblicato il 11 Feb 2019

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Favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi innovativi nelle pubbliche amministrazioni in ottica “smart”. E’ questo l’obiettivo di Appaltinnovativi.Gov, la prima piattaforma nazionale che raccoglie notizie e aggiornamenti sui fabbisogni d’innovazione, sulle consultazioni di mercato e sulle gare d’appalto innovative indetti dalle PA.

Realizzato da Agid, il portale darà visibilità alle procedure d’appalto d’innovazione delle PAe favorirà l’incontro tra domanda e offerta di servizi innovativi tra amministrazioni,  operatori di mercato e centri di ricerca.

Attualmente il portale offre un’ampia selezione delle procedure già indette dalle PA italiane, anche nell’ambito di programmi nazionali, e nei prossimi mesi vedrà lo sviluppo di ulteriori funzionalità che consentiranno alle amministrazioni di esprimere e rendere pubblici i propri fabbisogni d’innovazione.

Il sito sarà presto collegato alla piattaforma Connext di Confindustria con l’obiettivo d’incentivare una sempre più efficace collaborazione tra PA e mercato e potrà collegare le principali piattaforme di open innovation regionali già attive, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente le esperienze dei territori.

“Il lancio di Appaltinnovativi.Gov rientra tra le iniziative avviate da Agid per supportare le pubbliche amministrazioni italiane nell’utilizzo del procurement innovativo – spiega una nota dell’Agenzia per l’Italia digitale – incentivando un’efficace collaborazione tra PA, imprese ed enti di ricerca, in linea con quanto previsto dalla Strategia per la Crescita digitale 2014-20, dal  Piano Triennale per l’Informatica nella PA e dal Protocollo d’intesa firmato la scorsa estate con Confindustria, Conferenza delle Regioni e Province autonome e Itaca”.

Il debutto del portale è l’ulteriore tassello del puzzle che il governo sta costruendo per permettere alla PA di acquistare beni e servizi in modalità intelligente: la leva sono gli appalti pre-commerciali.

Nei giorni scorsi il sottosegretario al Mise, Andrea Cioffi, ha annunciato il varo- entro marzo – del primo bando per la “domanda pubblica intelligente”, pilastro del  piano governativo “Smarter Italy” 2019-2023.

Il ministro Luigi Di Maio ha firmato il decreto che destina ai bandi di domanda pubblica intelligente 50 milioni a valere sul Fondo di crescita sostenibile.

Il Mise individuerà insieme alle PA i fabbisogni smart mentre il decreto prevede che le imprese partecipino ai bandi con uno studio di fattibilità tecnica e con prototipi. Il nuovo modello partirà dunque, non più dai beni e servizi da comprare, ma dal “fabbisogno di innovazione” degli enti. La formula cosiddetta di pre-commercial procurement prevede anche convenzioni con Agid.

L’appalto pubblico pre-commerciale (Pcp) è un istituto di derivazione europea finalizzato a promuovere l’innovazione tecnologica tramite l’acquisto “non in esclusiva” di servizi di ricerca applicata e sviluppo sperimentale. L’approccio prevede la condivisione dei rischi e dei benefici alle condizioni di mercato tra acquirente pubblico e soggetti aggiudicatari dell’appalto, in virtù della quale diverse imprese sono chiamate a sviluppare, in modo parallelo e concorrente, soluzioni innovative – quindi non ancora presenti sul mercato – idonee a fronteggiare le esigenze e le sfide poste dal settore pubblico.

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