LA MANOVRA

Busta paga più ricca per chi traghetta la PA nel digitale

In legge di Bilancio una norma che vincola agli obiettivi raggiunti parte della retribuzione di risultato dei dirigenti. La ministra Fabiana Dadone: “Criteri stringenti per la valutazione”

Pubblicato il 23 Ott 2019

fabiana - dadone

Buste paga più pesanti per i responsabili per la transizione digitale. A patto che raggiugano gli obiettivi definiti dal piano digitale della PA di riferimento. “In legge di bilancio – ha spiegato la ministra della PA e Semplificazione, Fabiana Dadone in un’intervista al Sole 24 Ore – Stiamo vincolando agli obiettivi raggiunti parte della retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili della transizione digitale. E a breve convocheremo un tavolo per affrontare i temi dell’oggettività e trasparenza della valutazione”.

 Chi sono e cosa fanno i responsabili per la transizione digitale

L’art. 17 del Cad stabilisce che ciascuna pubblica amministrazione è tenuta ad affidare ad un unico ufficio dirigenziale, fermo restando il numero complessivo degli uffici, la “transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità” nominando appunto un responsabile per la transizione al digitale (Rtd).

Nel testo di legge si attribuisce alla struttura per l’organizzazione, l’innovazione e le tecnologie una serie di compiti di rilievo strategico. Tra i suoi compiti quello di analizzare la coerenza tra l’organizzazione dell’amministrazione e l’utilizzo delle tecnologie digitali, di ridurre i tempi e i costi dell’azione amministrativa e anche di promuovere le iniziative attinenti l’attuazione delle direttive impartite dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delegato per l’innovazione e le tecnologie.

Il nuovo Cad (ovvero la versione novellata del 2016) ne definisce invece la collocazione organizzativa e dispone che, con riferimento ai compiti relativi alla transizione alla modalità digitale, risponde direttamente all’organo di vertice politico dell’ente (nel caso dei Comuni al sindaco, ad esempio) o, in sua assenza, a quello amministrativo.

 I corsi di formazione di Agid

L’Agenzia per l’Italia digitale forma i responsabili per la transizione digitale (Rtd). Si parte il 29 ottobre con un approfondimento sul ruolo e sulle funzioni di queste figure nell’attuazione del Piano Triennale, per affrontare negli appuntamenti successivi accessibilità dei servizi online, gestione e conservazione dei documenti informatici, usabilità dei servizi web. Ogni martedì – dalle 15:00 alle 16:30 – esperti Agid tratteranno temi di rilievo per le attività dell’ufficio Rtd con un taglio fortemente pratico. I corsi in presenza del 18, 29 novembre e del 17 dicembre avranno la durata di mezza giornata e avranno l’obiettivo di approfondire le tematiche delle competenze digitali specialistiche nella PA, della promozione dei servizi digitali e delle linee guida di accessibilità, attraverso presentazione di casi di studio e esercitazioni pratiche.

Il primo percorso formativo – realizzato col supporto del Formez PA – per i Responsabili per la transizione digitale e i loro uffici rientra nelle iniziative previste dal Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2019 – 2021, che attribuisce ulteriore centralità alla figura del Responsabile, individuando una serie di azioni finalizzate ad innescare un processo di mutua collaborazione tra Rtd, valorizzare le migliori esperienze, la condivisione di conoscenze e di progettualità e percorsi formativi specialistici (Azione 86, capitolo 11).

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