Sito dell’Istat preso d’assalto ieri, primo giorno utile per la
compilazione online del questionario del censimento, con picchi
fino a 500mila connessioni. Una massa di accessi, che ha mandato in
tilt i server sollevando le proteste dei cittadini. Ma già oggi le
difficoltà di connessione online alla
pagina del questionario sono diminuite. Dopo le proteste dei
cittadini, Telecom Italia ha raddoppiato la potenza dei server,
tanto che alle 13,00 di oggi erano 340mila i questionari raccolti
online sul sito dell'istituto. Un altro fronte di problemi si
è aperto negli uffici postali, dove non tutti erano preparati a
raccogliere i plichi cartacei consegnati dai cittadini.
Si ricorda che per compilare e restituire il questionario online –
come pure nelle altre modalita' previste (riconsegna agli
uffici postali e ai centri comunali di raccolta) – c'è tempo
fino alla fine dell'anno in corso per le famiglie che risiedono
nei Comuni con meno di 20mila abitanti, fino al 31 gennaio 2012 per
quelle residenti in Comuni con popolazione compresa fra 20mila e
150mila abitanti, fino al 29 febbraio 2012 per le famiglie
residenti nei Comuni con più di 150mila abitanti.
Dal 21 novembre, inoltre, scenderanno in campo i rilevatori
comunali e, quindi, le famiglie che a quella data non avranno
ancora restituito il questionario potranno consegnarlo anche a
loro.
Oltre che online, la documentazione cartacea può essere
riconsegnata compilata agli uffici postali e nei centri di
raccolta.
Ieri, moltissimi cittadini hanno inviato il questionario del
censimento 2011 via Internet, causando momentanei rallentamenti e
difficoltà nell'accesso. Ieri sul sito dell'Istat
campeggiava un messaggio di scuse per i disagi di connessione,
rimandando al numero verde gratuito 800.069.701 per ulteriori
informazioni. Numerose sul web le proteste per la difficoltà a
connettersi on line con il sito del censimento, in questa che è la
prima giornata utile per compilarlo.
“Sorprendente la partecipazione da parte dei cittadini alla
compilazione online del questionario per il censimento”: è
quanto sottolinea l'Istat, riferendo che “già dalle prime
ore del mattino, sono stati raggiunti picchi di 500mila
collegamenti contemporanei al sito”.
L'Istat osserva che “il grande afflusso di utenti ha creato
di conseguenza rallentamenti e difficoltà di accesso. Telecom sta
già al lavoro per aumentare la potenza del sistema installato. Si
ricorda, comunque, che per compilare e restituire il questionario
online, come pure nelle altre modalità previste della riconsegna
agli uffici postali e ai centri comunali di raccolta, c'è
tempo fino alla fine dell'anno in corso”.
Silvana Mura, deputata dell'Idv, chiede che siano accertate
subito le cause del disservizio. ''Il flop clamoroso che si
è verificato nelle procedure che dovevano consentire ai cittadini
di compilare il censimento on-line – sottolinea la Mura – deve
essere spiegato al più presto e con dovizia di particolari da
parte dell'Istat e di coloro che avrebbero dovuto curarne la
riuscita''.
''Poiché sui moduli del censimento recapitati nelle case
di milioni di italiani c'era un invito esplicito a servirsi
dello
strumento informatico rispetto a quello cartaceo – osserva la
parlamentare – il black out che si è verificato non è
assolutamente giustificabile ed è per questo che si deve accertare
se ci sono state responsabilità o negligenze ed in quel caso agire
di conseguenza. L'Italia già sconta un divario considerevole
rispetto ad altri paesi nel ricorso ai sistemi informatici anche
per le procedure burocratiche, quanto è accaduto ieri è grave
perché aumenta ancora di più la sfiducia del cittadino dalla
pubblica amministrazione, in questo caso l'Istat, che chiede
una cosa e poi non consente di realizzarla, e dal ricorso alle
procedure informatiche".
"Il censimento è solitamente definito una fotografia
dell'Italia – conclude – quella pubblicata ieri è la
fotografia dell'Italia peggiore ovvero quella in cui la
burocrazia è inaffidabile e nemica del cittadino''.
Dopo i problemi di ieri sul sito dell'Istat per la compilazione
online del questionario, l'Istituto di Via Balbo fa il punto
della situazione con Patrizia Cacioli, direttore della
Comunicazione intervenuta a Radio Ires. "Il sito non è mai
caduto, è stato solamente intasato a causa di un elevatissimo
afflusso. L'entusiasmo dei cittadini è stato forte sin dalle 9
di ieri mattina, noi abbiamo potenziato i server e speriamo di non
avere più problemi. Abbiamo già acquisito online 210mila
questionari (in mattinata ndr). Siamo molto soddisfatti".
Per Patrizia Cacioli ci sono stati "dei piccoli problemi. In
ogni caso c'è ancora tantissimo tempo per rispondere". La
dirigente dell'Istat interviene anche sulle possibili sanzioni
in mancanza di risposte. "La multa va da 200 euro a 2mila
euro, io mi avvicinerei più alla parte più bassa della forbice –
precisa Cacioli – qualora dovessero esserci problemi. Ma noi
cerchiamo di avere un rapporto di collaborazione e dico che
arrivare alla multa è molto difficile perchè ci deve essere la
volontarietà di non rispondere o di rispondere in maniera errata
falsando il responso. Noi dobbiamo solo fotografare la situazione
reale del nostro Paese, non chiediamo dati sul reddito o sul numero
di case che si hanno".
Numerosi cittadini che oggi, in diverse città, si sono recati agli
uffici postali per la consegna, nel primo giorno utile, del modello
compilato, non hanno potuto dar corso all'operazione. In alcuni
uffici postali – è accaduto, ad esempio, in via Zanardi, a
Bologna, – il personale ha detto di non esser ancora pronto, in
altri casi – in via Massaciuccoli, a Roma, ma anche in altri uffici
postali della Capitale – alcune persone, intorno alle ore 10, sono
state invitate a presentarsi "in un altro momento" per
l'impossibilità di realizzare la connessione informatica per
il ritiro del questionario. Analoghi disagi di connessione
informatica sono stati segnalati in diversi uffici postali di
Milano, Napoli e Palermo. Alle 13 risultano oltre 70 mila plichi
restituiti a Poste Italiane.
Alle 13 di oggi sono oltre 340 mila le persone censite grazie alla
compilazione del questionario via Internet, con un flusso di
contatti pari a circa 50mila persone l'ora.