Crediti verso la PA, 3,5 milioni di e-mail alle aziende

Unioncamere e Camere di Commercio inviano la prima tranche di messaggi alle imprese per sollecitare l’utilizzo della piattaforma online del Mef che facilita la liquidazione delle somme dovute

Pubblicato il 08 Ago 2014

Patrizia Licata

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Un invio imponente di oltre 3,5 milioni di messaggi e-mail di cui 1 milione e 250mila già recapitati per ricordare alle imprese italiane la possibilità di registrarsi sulla piattaforma online messa a disposizione dal ministero dell’Economia attraverso cui certificare i crediti vantati verso la Pubblica amministrazione ed avvalersi delle condizioni di vantaggio disponibili fino al 23 agosto, per ottenere subito liquidità dalle banche: è questo l’identikit dell’iniziativa che Unioncamere e le Camere di commercio stanno conducendo in queste ore, in risposta alla richiesta del Mef di sensibilizzare le imprese che vantano crediti verso la PA ad approfittare della strumentazione online appositamente realizzata dal ministero per facilitare la liquidazione delle somme dovute.

“Operazioni come questa”, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, “danno la misura dell’utilità del Registro delle imprese e dell’importanza delle Camere di commercio per il buon funzionamento della Pubblica amministrazione. Ancor di più sono una conferma che i soldi versati dalle imprese alle Camere di commercio sono spesi nel loro interesse. Smontare un meccanismo che funziona in questo modo, come pare sia intenzione del Governo leggendo il disegno di legge-delega sulla riforma della PA, sarebbe un salto nel buio con ricadute non calcolabili per il corretto funzionamento del mercato e le garanzie degli operatori”.

Nel messaggio indirizzato alle caselle di posta elettronica certificata (PEC) comunicate dalle aziende al Registro delle imprese si ricorda alle aziende l’indirizzo della Piattaforma per la certificazione dei crediti (sistema PCC http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml) mediante la quale i creditori della PA possono chiedere il riconoscimento del proprio credito commerciale e, in caso di inerzia dell’amministrazione, chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all’amministrazione inadempiente.

La nota di Unioncamere e delle Camere di commercio ricorda inoltre che, nel caso in cui il credito sia vantato nei confronti di una Pubblica amministrazione diversa dallo Stato e sia stato maturato al 31 dicembre 2013 e già certificato, esso è assistito da una garanzia dello Stato grazie alla quale è possibile ottenere immediatamente liquidità cedendolo in banca a condizioni particolarmente vantaggiose. Nel caso in cui il credito, sempre maturato al 31 dicembre 2013, non sia ancora certificato, per poter sfruttare le condizioni di vantaggio è indispensabile presentare istanza di certificazione entro il 23 agosto 2014 utilizzando la piattaforma online.

Sul sito del Mef, oltre ad una Guida pratica per accreditarsi e utilizzare la Piattaforma, è disponibile un agile vademecum con le informazioni per ottenere la certificazione del credito, le modalità per ottenere immediata liquidità dalle banche e per compensare un debito tributario.

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