STRATEGIE

Digital transformation, l’Agenzia del Demanio accelera: “Raccogliamo la sfida Pnrr”

Via alla divisione ad hoc. La direttrice Alessandra dal Verme: “Puntiamo a rendere più efficienti i processi core e individuare soluzioni in grado di superare la frammentarietà dei dati sugli immobili pubblici”

Pubblicato il 23 Mar 2022

F. Me

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L’Agenzia del Demanio pronta a raccogliere la sfida digitale lanciata dal Pnrr. Le strategie e gli strumenti li ha elencati in audizione in Senato la direttrice, Alessandra dal Verme.

Nel dettaglio l’Agenzia si è dotata  di una Direzione per la Trasformazione Digitale – in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 Ue, del Piano per l’Italia Digitale 2026 e PA Digitale – che punta a rendere più efficienti i processi core dell’Agenzia, ma anche all’individuazione di soluzioni e servizi digitali resi in modalità smart, integrati e innovativi.

“Pilastro fondamentale del Piano è la creazione di una Piattaforma Integrata con cui superare la frammentarietà dei sistemi e dei dati attualmente presenti e raggiungere una diffusa digitalizzazione, volta anche a garantire l’interoperabilità con i diversi stakeholders – ha spiegato dal Verme -La seconda struttura è quella per la Progettazione, finalizzata per legge al sostegno tecnico delle amministrazioni centrali e territoriali per la qualità della progettazione. Fornisce servizi di ingegneria e architettura e attività tecnica di supporto alle stazioni appaltanti, nonché di project management per garantire qualità e tempi di esecuzione”.

“Parliamo di un polo tecnico utile a sostenere le nuove esigenze nazionali e il suo intervento si baserà su una programmazione ‘per progetti’, volta, nella prima fase di avvio, a sostenere l’espansione dell’attività dell’Agenzia verso progetti contenuti in accordi con amministrazioni centrali ed enti territoriali e,  nella seconda fase  realizzare un service nazionale di servizi tecnici, a beneficio degli enti territoriali richiedenti”, ha puntualizzato la direttrice.

Nel dettaglio la Struttura per la Progettazione si sviluppa sulla base di un modello organizzativo “a matrice”, cioè che trova un’integrazione tra l’organizzazione funzionale e quella per progetti e “che permette quindi la gestione integrata delle competenze tecniche fra le diverse strutture dell’Agenzia – ha evidenziato – in modo da utilizzare le migliori professionalità presenti sia per il “tutoraggio” delle nuove leve assunte, sia per attuare, con l’inserimento di nuove competenze specialistiche, il processo di contaminazione attraverso le professionalità interne più reattive al cambiamento”.

La Struttura si articola in Poli Territoriali (Nord – con sede a Milano, Centro – con sede a Roma e Sud – con sede a Napoli) che operano in stretto coordinamento con le direzioni territoriali e in specifici Poli Operativi Tematici che lavorano per progetti o servizi di elevata complessità, dimensione o strategicità (ad esempio Polo Cittadelle Giudiziarie nell’ambito delle Convenzioni con il Ministero della Giustizia e Polo Sismico nell’ambito dell’Accordo con il Commissario Legnini).

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