IL DECRETO PNRR 2

E-fattura forfettari, prime polemiche: il j’accuse dei tributaristi

Il presidente dell’Istituto nazionale, Riccardo Alemanno, punta il dito contro la soglia dei 25mila euro sopra la quale scatterebbe l’obbligo: “Evitare di porre paletti che potrebbero produrre discriminazioni. Serve cambiare, governo ci interpelli”

Pubblicato il 15 Apr 2022

e-fattura2

Prime critiche alle nuove regole sulla e-fattura per i forfettari contenute nel decreto Pnrr 2. I tributaristi italiani puntando il dito contro la decisione – il provvedimento è stato però adottato dal cdm salvo intese, quindi potrebbero esserci cambiamenti – di obbligare alla fatturazione elettronoca solo i forteffati sopra i 25mila euro.

“Attendiamo di vedere il testo definitivo del decreto che introduce l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti in regime forfettario, che abbiamo sostenuto e che condividiamo. Ma le bozze visionate contengono differenziazioni che comportano complicazioni e confusione nonché una discriminazione tra soggetti che se applicano il regime forfettario non sono certo strutturati, indipendentemente dai ricavi dichiarati – avverte  il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno – Allora perché 25 mila euro e non 26 o 30 mila? Ritengo che, in ambito fiscale, si debba evitare di porre paletti la cui rigidità comporta inevitabilmente discriminazioni”.

“Bisogna inoltre evitare – spiega – di introdurre modifiche a un regime fiscale in corso d’anno, per questo nei prossimi giorni chiederemo al Governo e al Parlamento la non applicazione delle sanzioni per tutto il secondo semestre 2022 e non come attualmente sembrerebbe normato solo su base mensile per il primo trimestre di applicazione, portando quindi l’obbligatorietà a regime dal 1° gennaio 2023 – ha spiegato – Purtroppo quello che si deve registrare è che di semplificazione pare che se ne parli soltanto, perché spesso i provvedimenti di carattere fiscale contengono una serie di complicazioni assolutamente evitabili, come si potrebbe fare nel caso in oggetto per l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari”.

“Si attende pertanto il testo ufficiale e definitivo del decreto, per poi valutare le richieste di eventuali modifiche al Parlamento, anche se tutto ciò si potrebbe evitare se le rappresentanze degli intermediari fiscali abilitati, quelli che effettivamente nella quotidianità vivono le problematiche dei contribuenti, fossero interpellate prima di emanare norme in ambito fiscale”, conclude Alemanno.

Obbligo di e-fattura anche per i forfettari

Dal 1° luglio scatta l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti forfettari che applicano la flat tax al 15% su redditi fino a 65mila euro. Viene abolita l’esenzione per le Partite Iva che applicano il regime forfettario, con un periodo transitorio per l’applicazione delle sanzioni (per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, per fatture elettroniche emesse entro il mese successivo a quello dell’operazione) ed una esclusione dall’obbligo di e-fattura per i forfettari fino a 25mila euro.

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