AGENDA DIGITALE

Editoria scolastica, il Miur spinge sul digitale

Il ministero di Francesco Profumo lancia venti richieste d’offerta agli editori per l’acquisizione di prodotti didattici innovativi tramite il Mepa. Si parte con le scuole di Campania, Umbria ed Emilia-Romagna

Pubblicato il 27 Mar 2012

F.Me.

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Prosegue il Piano Scuola Digitale del Miur per la diffusione della didattica digitale nelle scuole italiane. Nell’ambito del piano, il ministero ha avviato l’Azione "Editoria Digitale Scolastica". L’Azione, spiega il ministero di Viale Trastevere, prevede il lancio di venti Richieste d’Offerta rivolte agli editori ed ai produttori di software didattico-pedagogico, per l’acquisizione di altrettanti prototipi di editoria digitale scolastica, attraverso il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa, www.acquistinretepa.it).

Le proposte saranno selezionate e valutate da venti istituti scolastici, distribuiti sul territorio nazionale. Le prime tre gare, prosegue il Miur, sono già partite in Campania, Umbria ed Emilia Romagna. Le rimanenti diciassette gare saranno lanciate a breve. A conclusione delle gare d’acquisizione, è previsto che le proposte selezionate siano inserite in percorsi di sperimentazione didattica e messe a disposizione di studenti e insegnanti.

L’Azione "Editoria Digitale Scolastica" si inserisce – sottolinea ancora il ministero – nel piano delle attività dell’Agenda digitale europea della Commissione Europea e nel piano di azioni promosse dal Governo italiano per migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nel mondo digitale.

Le Linee Guida dell’Azione, redatte da un comitato tecnico-scientifico prefigurano prodotti multimediali le cui singole componenti possano essere utilizzate dai docenti per lo sviluppo di materiali didattici personalizzati. I prodotti dovranno presentare strumenti di editing che permettano a studenti e docenti di inserire note, modifiche e integrazioni.

E’ richiesto inoltre che i nuovi strumenti didattici garantiscano lo sviluppo della didattica collaborativa: dovrà essere possibile, per più studenti contemporaneamente, lavorare insieme su risorse didattiche condivise, anche attraverso l’utilizzo della rete.
Le linee guida inoltre suggeriscono aree tematiche multidisciplinari, nell’ottica di una ricomposizione dei saperi. In sintesi, conclude il Miur, le caratteristiche richieste sono quindi contenuti "liquidi", che possano essere travasati da un supporto tecnologico ad un altro, scomposti e adattati a diverse esigenze, pur conservando le proprie caratteristiche di base.

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