Il Tesoro stoppa il ddl Brunetta. Pec a rischio

L’ufficio legislativo del ministero dell’Economia boccia un pacchetto di 14 misure perché prive di copertura finanziaria. Tra queste anche le norme che regolano la posta elettronica certificata

Pubblicato il 19 Mag 2010

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Ancora un ostacolo nell’iter di approvazione del ddl Brunetta
sulla semplificazione della Pubblica amministrazione. Dopo che ieri
la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, avallando una
richiesta presentata dalle opposizioni aveva deciso di
rinviare
in Commissione Bilancio il provvedimento, facendo
slittare alla prossima settimana l’esame in aula, tocca al Tesoro
dare un ulteriore stop. Milano Finanza precisa che “il Tesoro
affossa la riforma, bocciando un pacchetto di 14 misure introdotte
attraverso un emendamento in Commissione Affari Costituzionali”.
Come emerge dalla nota dell’ufficio legislativo, il ministero
dell’Economia ha chiesto di eliminare le misure perché prive di
copertura. Nel cassetto sono finite anche le norme
sull’introduzione della Pec. Si tratta nello specifico degli
articoli 10 e 20 bis "per il rischio di oneri eccessivi su
imprese e professionisti".
Le richieste di modifica o soppressione – scrive MF, riportando
la nota del Tesoro – “sono condizione imprescindibile perché
il procedimento possa proseguire l’iter”. Il testo quindi
ritornerà in Commissione la prossima settimana, lasciando vuoto il
calendario dell’Aula.

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