IL FINANZIAMENTO

PagoPA “incassa” 30 milioni dalla Bei

Assist dell’Europa in vista del 30 giugno: da quella data tutti i prestatori di servizi di pagamento saranno obbligati a utilizzare la piattaforma pubblica per le transazioni verso la PA

Pubblicato il 21 Mag 2020

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La Bei investe nell’Italia digitale. E approva un finanziamento da 30 milioni per PagoPA, la società che gestisce la piattaforma di e-payment pubblico. Il via libera al prestito avviene all’indomani della pubblicazione in Gazzetta del decreto Rilancio, per le cui coperture il governo ha dovuto attingere ai 3 miliardi accantonati per il Piano Italia Cashless.

Dal 30 giugno tutti prestatori di servizi di pagamento saranno obbligati a utilizzare la piattaforma per erogare servizi verso la PA.

Cos’è e come funziona PagoPA

Realizzato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), il sistema PagoPa è stato trasferito in gestione alla Presidenza del Consiglio, in attuazione dell’’articolo 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale e del D.L. 179/2012, come convertito in legge. La Presidenza del Consiglio, a sua volta, si avvale del Commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale e ha disposto la costituzione di una società per azioni partecipata dallo Stato (PagoPA spa). PagoPA è una piattaforma che mette in collegamento cittadini, Pubbliche Amministrazione e Prestatori Servizi di Pagamento per consentire il pagamento dei tributi in modo semplice e sicuro. PagoPA non è un sito dove pagare, ma proprio una piattaforma che consente al cittadino di scegliere quale strumento di pagamento utilizzare in base alle sue preferenze e alle sue abitudini. Grazie a pagoPA il cittadino ha la possibilità di ricevere in tempo reale l’attestazione dell’avvenuto pagamento e la Pubblica Amministrazione di chiudere automaticamente la posizione debitoria aperta.

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Cosa si può pagare con PagoPA

PagoPA  permette di pagare tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le PA centrali e locali, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le Asl. Con il sistema si possono fare pagamenti verso tutti gli enti pubblici, tutte le società a controllo pubblico e verso società private che forniscono servizi al cittadino purché aderiscano all’iniziativa.

Perché aderire a PagoPA

Le PA e le società a controllo pubblico aderiscono al sistema PagoPA perché previsto dalla legge. Il vantaggio è quello di poter fruire di un sistema di pagamento semplice, standardizzato, affidabile e non oneroso per la PA e più in linea con le esigenze dei cittadini. I Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderiscono al sistema pagoPA su base volontaria per erogare servizi di pagamento ai propri clienti (cittadini e imprese) sia occasionali che abituali. Ogni Psp aderente decide quanti e quali servizi di pagamento rendere disponibili: carta di credito, addebito in conto e altro.

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