Piemonte in prima linea sul progetto E-justice

Creazione di una conferenza per la Giustizia il punto chiave del protocollo firmato dal governatore Cota con i ministri Alfano e Brunetta. Accordo anche con il tribunale di Torino per l’attuazione delle norme del nuovo Cad e una maggiore diffusione della Pec

Pubblicato il 07 Feb 2011

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Il Piemonte il pole position sulla giustizia elettronica. A
dimostralo il
protocollo di intesa firmato questa mattina dal governatore,
Roberto Cota, il ministro per la Pubblica Amministrazione e
l’Innovazione, Renato Brunetta, quello della Giustizia, Angelino
Alfano, per l’istituzione di una Conferenza per la giustizia e
dell’Associazione Torino Giustizia.

Il documento è stato sottoscritto tra i due Ministeri, la Regione
Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, il Tribunale
di Torino, l’Unione Industriale di Torino, la Camera di
Commercio, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione C.R.T., Intesa
Sanpaolo, Unicredit spa, la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Torino, l’Ordine degli Avvocati
di Torino, l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti
contabili di Torino e il Collegio Notarile di Torino e
Pinerolo.

L’accordo impegna le parti a costituire una Conferenza per la
giustizia per elaborare le strategie e le soluzioni necessarie ad
assicurare la funzionalità e a promuovere lo sviluppo dei servizi
della giustizia, il potenziamento delle forme di tutela e difesa
dei diritti dei cittadini, delle famiglie, dei minori, delle
imprese e dei professionisti, la semplificazione delle procedure di
informazione, accesso e fruizione dei servizi della giustizia anche
attraverso il coinvolgimento e la partnership con altre
amministrazioni pubbliche sul territorio della città di Torino. Il
protocollo prevede inoltre la gestione integrata dei servizi della
giustizia e lo sviluppo di sistemi informativi interoperabili fra
le diverse strutture pubbliche coinvolte, l’aumentare della
qualità delle prestazioni, la riduzione dei costi di gestione e lo
sviluppo di sistemi di valutazione e rendicontazione sociale sui
risultati ottenuti dal sistema dei servizi della giustizia per la
città di Torino.

La Conferenza per la Giustizia si riunirà almeno una volta
all’anno e ogni qual volta ne faccia richiesta il Presidente del
Tribunale di Torino o il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di
Torino, per verificare lo stato di avanzamento dei progetti già
definiti e per stabilirne di nuovi.

Verrà costituito un Comitato tecnico, composto dai rappresentanti
degli enti promotori per la realizzazione del programma deliberato
dalla Conferenza. I promotori si impegnano inoltre a costituire
un’Associazione non riconosciuta, Associazione Torino Giustizia,
che operi con adeguati mezzi finanziari, avente come oggetto la
realizzazione degli obiettivi dell’intesa e in particolare quello
di fornire al Tribunale di Torino servizi volti a supportarne
l’organizzazione. Tra le attività anche la realizzazione di un
adeguato servizio di relazioni con il pubblico, il completamento
del progetto “Best Practices” e l’attuazione del processo
telematico, per quanto concerne l’implementazione e
l’assistenza organizzativa e tecnica.

Nell’occasione i ministri Brunetta e Alfano hanno sottoscritto
anche un
protocollo d’Intesa con il presidente del Tribunale di Torino
e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino per
la realizzazione di un programma di innovazione digitale nella
giustizia. La collaborazione riguarderà iniziative connesse agli
obiettivi del piano di e-Gov 2012 per la definizione delle migliori
pratiche tecnologiche e organizzative e la realizzazione di
soluzioni innovative in grado di semplificare le attività
amministrative e istituzionali in ambito giudiziario. Tutto questo
attraverso la piena attuazione del nuovo Codice
dell’Amministrazione Digitale (Cad), la semplificazione
amministrativa e l’accesso da parte degli utenti ai servizi
online.
L’accordo sancisce la collaborazione per realizzare un programma
di interventi per l’innovazione digitale negli uffici del
Tribunale, del Gip-Gup e della Procura.

Il protocollo prevede la realizzazione di alcuni interventi
specifici: la digitalizzazione del fascicolo delle indagini
preliminari e il rilascio di copie di esso agli aventi diritto su
supporto digitale da parte degli uffici della Procura, la
digitalizzazione del fascicolo del Gip e del fascicolo del Gup, il
rilascio di copie su supporto digitale agli aventi diritto da parte
degli uffici del Gip-Gup, la digitalizzazione del fascicolo per il
dibattimento e il rilascio di copie di esso agli aventi diritto su
supporto digitale da parte degli uffici del Tribunale e la
semplificazione delle procedure di rilascio copie, comunicazioni e
notifiche ai difensori anche attraverso l’utilizzo di posta
elettronica certificata (Pec).

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