PERSONAL DATA

Privacy e dati sanitari, l’Iss lancia “Cybersecurity”

Nasce il primo gruppo di studio a livello nazionale per la realizzazione di un sistema di sicurezza dei dati informatici nei servizi per la salute pubblica. Francesco Gabbrielli direttore Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali: “Metteremo a punto strategie specifiche anti-attacchi informatici”

Pubblicato il 12 Mar 2018

cybersecurity-161114151845

Privacy e dati sanitari, nasce Cybersecurity, primo gruppo di studio a livello nazionale per la costruzione di un sistema di sicurezza dei dati informatici nei servizi per la salute. Il gruppo, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), è nato da un’iniziativa congiunta del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali e del Centro Nazionale di Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica in collaborazione con la Polizia postale e delle Comunicazioni e vede la partecipazione di molti esperti.

L’obiettivo è sviluppare le conoscenze e le metodologie di difesa dei sistemi informativi utilizzati quotidianamente in ambito sanitario. “Per consentire il pieno sviluppo nel sistema sanitario italiano di servizi basati sull’uso coordinato e sicuro delle tecnologie digitali è di primaria importanza proteggere i dati sanitari dei cittadini in modo uniforme su tutto il territorio nazionale da attacchi informatici – spiega Francesco Gabbrielli, direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali – il gruppo studierà strategie specifiche per migliorare costantemente la difesa delle strutture sanitarie da attacchi informatici di varia natura e si occuperà anche di definire adeguati e aggiornati sistemi di formazione per le professioni sanitarie”.

“Norme e regolamenti ci sono e l’ISS lavora da anni per migliorare la gestione del rischio, tuttavia – avverte Mauro Grigioni, Direttore del Centro Nazionale di Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica – risulta ancora insufficiente la consapevolezza di quanto siano importanti i comportamenti nell’usare i dispositivi connessi in rete, per la salvaguardia dell’atto medico e dei dati dei pazienti”. “E’ opportuno – conclude il direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Nunzia Ciardi – dedicare le maggiori attenzioni alla ricerca di soluzioni di cybersicurezza adeguate al livello attuale della minaccia globale, in un momento storico, peraltro, nel quale il numero degli attacchi informatici fa registrare un netto incremento su scala mondiale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati