E-JUSTICE

Processo telematico, Orlando: “Ora riscrivere il codice civile”

Il ministro della Giustizia: “Con l’introduzione del Pct bisogna innovare le regole all’insegna della chiarezza e semplicità”. E ribadisce: “Con l’e-justice l’Italia riparte”

Pubblicato il 12 Giu 2015

F.Me.

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“Con l’introduzione del processo telematico, adesso a noi tocca fare una riscrittura nelle regole, che dovranno avere la stessa cura di chiarezza. Speriamo di essere all’altezza di Calamandrei”. Così il ministro per la Giustizia Andrea Orlando, durante il suo
intervento alla cerimonia di intitolazione del Palazzo di Giustizia a Pietro Calamandrei. Il ministro, pur sottolineando il momento storico diverso, si è riferito al momento in cui Calamandrei, antifascista, fu chiamato, nel 1940, a curare il codice di procedura civile dall’allora ministro Grandi.

Il processo civile telematico è partito in Italia il 30 giugno 2014. Da quella data le comunicazioni e le notificazioni delle cancellerie sono emanate esclusivamente tramite Posta elettronica certificata mentre il deposito degli atti è completato con ricevuta di avvenuta consegna entro il giorno di scadenza per la presentazione.

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