ITALIAN DIGITAL FORUM

Radaelli: “Mercato unico, leva per l’eccellenza made in Italy”

Il presidente di Anitec: “L’implementazione dell’Agenda digitale trampolino per lo sviluppo e il rafforzamento del know-how nell’Ict”

Pubblicato il 21 Ott 2013

L.M.

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“L’implementazione dell’Agenda digitale, oltre ad essere la leva per lo sviluppo del Paese, può permettere il mantenimento ed il rafforzamento delle eccellenze rimaste, strategiche per il futuro italiano”. Sono parole di Cristiano Radaelli, Presidente Anitec, in occasione del II Forum dell’Agenda Digitale italiana promosso oggi a Roma da Confindustria Digitale. “In questo senso – ha proseguito il leader dell’Associazione Nazionale Industrie Informatica Telecomunicazioni ed Elettronica di consumo – auspichiamo un ruolo forte dell’Unione Europea nell’attuazione di un sistema di mercato integrato con gli Stati Uniti, che possono rappresentare ancora un interessante mercato di sbocco per l’industria italiana ad alto contenuto tecnologico”.

Ricordando la “situazione critica” che perdura da anni “con un fatturato italiano del settore ICT in forte diminuzione”, Radaelli ha ribadito che “le circostanze stanno spingendo tutte le maggiori aziende presenti sul nostro territorio a pesanti ristrutturazioni, le quali in diversi casi si traducono in perdita di centri di eccellenza di valore globale. Basti solo considerare – ha proseguito – come i valori del Pil e dei consumi procapite in Italia siano ritornati ai livelli del 1997 con un calo negli ultimi 5 anni valutabile in circa il 10% in termini reali”.

Una prima risposta a questa situazione può essere data, dice Radaelli, dal know-how italiano “nella fornitura di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico, in quanto, ad esempio, abbiamo tutte le competenze a realizzare le reti strategiche e di accesso. Per non parlare degli impatti che la piena digitalizzazione dei processi produttivi potrebbe avere sulla piccola e media impresa, con lo sviluppo delle nuove filiere produttive a progettazione condivisa”.

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