Registri immobiliari, via alle ispezioni ipotecarie online anche per i documenti cartacei. Il nuovo servizio attivo in tutta Italia permetterà infatti di consultare direttamente online i documenti archiviati in formato cartaceo. La novità è già operativa in tutti i servizi di pubblicità immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ed è rivolta principalmente agli utenti dell’ambito professionale e commerciale (per esempio notai, avvocati, visuristi, agenti immobiliari), che potranno ottenere i documenti richiesti senza rivolgersi al front-office. Intanto il ministero della Cultura lancia Carta-Archivi, la digitalizzazione degli archivi catastali.
Come funziona il nuovo servizio immobiiare
Il servizio di ispezione ipotecaria via web, già sperimentato in 33 uffici, consente di effettuare telematicamente la ricerca per soggetto (persona fisica o non fisica) o per documento ed è aperto ai titolari di convenzione ordinaria (profilo B) per l’accesso alla piattaforma telematica (Sister).
In particolare, sono disponibili online i titoli conservati in formato cartaceo, le note di trascrizione, di iscrizione e le domande di annotazione non digitalizzate e, per le ricerche, a partire dal 1957, gli elenchi individuali (repertori) delle trascrizioni a favore e contro, relative a un determinato soggetto.
Gli step del procedimento
Dopo aver scelto l’ufficio competente, occorre specificare il tipo di documento (nota/titolo, trascrizione, iscrizione annotazione o privilegio), il numero di registro particolare e l’anno. Per visualizzare i conti dei repertori occorre indicare i dati anagrafici o la denominazione del soggetto.
Ricevuta la richiesta, l’ufficio preleva il documento cartaceo dal proprio archivio, lo digitalizza in formato immagine e lo rende disponibile online all’utente che lo ha richiesto, che avrà la possibilità di consultarlo per i sette giorni successivi. Il pagamento dei tributi dovuti, a richiesta evasa, avviene tramite prelievo in automatico sul deposito dell’utente (“castelletto”), già utilizzato per gli altri servizi di consultazione ipocatastale.
Archivi catastali digitali
Si chiama “Carta-Archivi” ed è la seconda parte del secondo dei quattro progetti avviati dalla Digital Library del ministero della Cultura nell’ambito delle attività previste dal Pnrr, destinate ad arricchire, espandere e organizzare il patrimonio culturale digitale nazionale. Grazie agli investimenti Pnrr relativi al settore “Carta”, verranno messe in rete 21 milioni di nuove digitalizzazioni di documenti d’archivio, tra registri, inventari, carte sciolte e mappe catastali, oltre a 12 milioni di pagine di quotidiani.
In tutto, saranno 33 milioni di nuove risorse digitali disponibili, ciascuna corredata dai propri metadati descrittivi che ne consentiranno la reperibilità. Dati e digitalizzazioni permetteranno di effettuare studi ed elaborazioni fino a ora impossibili, anche grazie all’utilizzo delle tecniche di intelligenza artificiale e dei big data.
Di questo patrimonio online faranno parte i documenti conservati negli archivi catastali degli Archivi di Stato di 19 capoluoghi di Regione di tutta Italia. Tra questi, l’@archiviodistatoditorino che vanta nove secoli di storia e conserva documenti di eccezionale importanza, come le mappe catastali e geografiche. Grazie alla loro digitalizzazione sarà possibile condurre studi sull’evoluzione del territorio e pianificarne i cambiamenti in maniera consapevole.