DIGITAL ECONOMY

Rivoluzione 4.0, nei piani del Governo anche lavoro e PA

Il ministero dello Sviluppo al lavoro su un progetto dedicato alle dinamiche occupazionali: “Serve rispondere alle esigenze del futuro in un contesto internazionale difficile. Forte condivisione del processo di trasformazione del sistema industriale”. Padoan (Mef): “Domanda crescente di servizi PA, necessari interventi sulla struttura”

Pubblicato il 03 Nov 2016

A.S.

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“Dopo Industria 4.0, il prossimo passo è Lavoro 4.0. L’innovazione tecnologica è un fenomeno di per sé positivo ma che va governato. Bisogna lavorare sul fronte della capacità del lavoratore di cambiare indirizzo nel lavoro. Pensiamo all’inizio del prossimo anno di essere pronti con un progetto ad hoc”.

Lo ha detto Carlo Calenda, ministro per lo Sviluppo economico, nel suo intervento durante la presentazione degli scenari industriali del centro Studi Confindustria. L’esigenza a cui risponderà il piano del governo, ha ribadito, è di “adattare il personale” alle esigenze del futuro del mercato del lavoro: “Non dico che servirà una concertazione perché il termine oggi è associato a un’idea negativa – ha aggiunto – ma serve una forte condivisione del processo di trasformazione del sistema industriale, in un contesto internazionale molto difficile e minaccioso”.

“Se Calenda ha parlato di Lavoro 4.0 – ha aggiunto Pier Carlo Padoan, ministro dello Sviluppo economico – io parlo anche di pubblica amministrazione 4.0, perché è l’altra faccia della medaglia per la trasformazione del sistema. La PA 4.0 in alcuni casi già non è così male, ad esempio nella digitalizzazione di alcuni processi è un po’ più avanti del settore privato. Siamo un’economia manifatturiera ma c’è anche una domanda crescente di servizi della Pa, bisogna che ragioniamo meglio a livello di struttura della Pubblica amministrazione”.

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