SPENDING REVIEW

Scuola, Profumo: “Informatizzare è meglio che tagliare”

Il ministro dell’Istruzione: “Bisogna digitalizzare il comparto per ridurre gli sprechi”. Intanto il governo lavora all’anagrafe elettronica della persona

Pubblicato il 03 Lug 2012

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La spending review? Passa per l’informatizzazione del sistema pubblico. Ne è convinto il ministri dell’Istruzione, Francesco Profumo, che nelle ore in cui si discute di tagli alla spesa pubblica prova a indicare delle priorità per la scuola. “No a taglietti che risolvono poco – sottolinea il ministro – Sì a risorse per la modernizzazione. Con l’obiettivo primario di informatizzare il sistema”. Che poi altro non è che un modo per “ridurre gli sprechi”. “La comunità scolastica – puntualizza – è prontissima a diventare anche una grande comunità in rete. Ma servono decisioni. E risorse”.

“C’è esigenza di investire sul sistema informativo – conclude – In questo senso la politica deve fare delle scelte se intende modernizzare il Paese”.

Non è la prima volta che Profumo parla della scuola come un comparto in grado di fare da testa d’ariete per la digitalizzazione del settore pubblico e sul quale serve un forte accelerazione. In occasione dell’avvio degli esami di maturità aveva sottolineato come l’invio delle tracce via internet avviavano “un processo interessante che ha dato un primo risultato di quanto il Paese sia pronto, di quanto lo siano i ragazzi e di quanto lo sia la comunità della scuola rispetto a un’innovazione profonda”.

“La modalità con cui viene trasferita la conoscenza non può essere solo quella tradizionale della formazione ex cathedra. I ragazzi – concludeva il ministro – oggi sanno trovare le informazioni, ciò che qualche volta manca loro è senso critico e capacità di organizzarle ai fini per cui devono essere utilizzate. Credo che la scuola abbia bisogno di fare una riflessione complessiva a questo proposito”.

Intanto il governo, in collaborazione con l’Inps, sta lavorando all’anagrafe delle persona, una sorta di super documento elettronico contenente i dati del cittadino: da quelli di nascita e residenza a quelli relativi a formazione e lavoro.

Il primo step del progetto – spiega Profumo – è stata l’unificazione delle banche dati di scuola e università. Così al momento delle prossime immatricolazioni universitarie gli studenti non dovranno ritrasmettere i loro dati che saranno disponibili già attraverso l’anagrafe del sistema scolastico”.

“Ora – continua il ministro – stiamo chiudendo un accordo con l’Ipns perché é altrettanto importante il passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro. Quella a cui si lavora non sarà una nuova anagrafe, ma una anagrafe del paese a cui partecipano tutti gli attori coinvolti”.

L’informatizzazione dovrà evitare passaggi come la ripetuta trasmissione di documenti relativi, ad esempio, ai titoli di studio. Farà fede ciò che starà scritto nel database. E i cittadini potranno visualizzare i loro dati tramite una password.

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