PIATTAFORME DIGITALI

Sicilia nel caos, blackout informatico per il secondo giorno

Ancora in tilt servizi, sportelli sanitari, buste paga dei dipendenti pubblici dopo che l’ex fornitore privato della Regione Engineering ha “staccato la spina” ai server di Sicilia e-Servizi. In ballo 120 milioni di debito della PA

Pubblicato il 01 Dic 2015

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Secondo giorno di paralisi informatica alla regione siciliana. Servizi, sportelli sanitari, pagamenti, anche la pagina web della Regione e la posta: tutto in tilt a causa dell’interruzione del collegamento con i server di Sicilia e-Servizi, la partecipata regionale responsabile della cruciale piattaforma digitale dell’ente pubblico.

Un blocco del server deciso dall’ex socio privato di Sicilia e-servizi, Engineering che ha staccato la connessione tra il cervellone informatico che si trova in Val D’Aosta e la Regione per un credito nei confronti dell’ente pubblico lievitato fino a 114 milioni di euro.

Il governatore Rosario Crocetta, di ritorno dalla missione romana di ieri, finalizzata a ridare ossigeno alle casse vuote, provera’ oggi a trovare una soluzione e un accordo con il socio privato. Nel frattempo l’amministratore unico dell’azienda regionale Antonio Ingroia conferma con una nota inviata tramite “un indirizzo di posta privato per il blocco effettuato all’intero sistema dall’ex socio privato di Sicilia e-servizi”, che ha attivato un comitato di crisi, e fa capire che la questione potrebbe finire in procura, “perché si mettono in discussione servizi essenziali dei siciliani: qualcuno dovra’ rispondere dell’enorme danno arrecato che ogni ora che passa aggrava sempre di piu’ i disagi”.

Uffici regionali rimasti fermi anche oggi. Negli assessorati regionali funzionari e dipendenti hanno incrociato le braccia. Impossibile pagare stipendi e aziende che erogano servizi per la Regione.

La situazione più allarmante riguarda Asp e ospedali dove da ieri sono bloccate le prenotazioni e il pagamento dei ticket per esami e visite specialistiche. A rischio ci sono anche le forniture sanitarie: ad essere bloccati sono anche i pagamenti della Regione alle aziende che riforniscono le strutture ospedaliere e gli stipendi dei medici. Insorge il sindacato degli ospedalieri Cimo: “E’ davvero scandaloso – attacca il vice segretario regionale Angelo Collodoro – che Sicilia e-Servizi abbia il potere di prendere in ostaggio milioni di cittadini siciliani. Uno scandalo permesso dal governo regionale”.

Lo stop riguarda anche gli stipendi dei dipendenti pubblici. Sul piede di guerra i sindacati, che annunciano una class action. “Non è più tollerabile che i servizi informatici della Regione siano in mano ai privati”.

Nel programma del governo Crocetta era previsto il superamento dell’appalto esterno per la tenuta e gestione della banca dati attraverso l’istituzione di un ufficio ad hoc all’interno della Regione: l’ufficio è stato istituito ma, denuncia Fp Cgil Sicilia “non è mai andato pienamente a regime considerato che il servizio viene sempre espletato da Sicilia e-Servizi e che il server è ancora nelle mani dell’ex socio privato”.

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