AGENDA DIGITALE

Smart city, Fassino: “Serve un quadro normativo nazionale”

Il sindaco di Torino interviene all’assemblea annuale dell’Anci: “L’Agenda digitale è un’opportunità”. Sodano, vice sindaco di Napoli: “Rendere disponibili le risorse comunitarie senza passare dalle Regioni”

Pubblicato il 19 Ott 2012

F.Me.

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“Occorre un quadro normativo nazionale di riferimento per le smart city e l’agenda digitale prospettata dal governo rappresenta un’opportunità”. Lo ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenendo all’ Assemblea Annuale dell’Anci, presso il polo fieristico di Bologna.

Secondo Fassino necessario “rivedere le regole della pubblica amministrazione locale e centrale, che manca di competenze sul settore per innovare. Nonostante la spending review occorre trovare queste competenze – ha sottolineato – per ottimizzare i processi, altrimenti il rischio e’ la frammentazione delle proposte e la non replicabilità delle stesse”. Altro nodo individuato dal primo cittadino di Torino è quello delle risorse: “per prima cosa – ha detto – è necessario rendere flessibile anche il patto di stabilità prevedendo un allentamento dei suoi vincoli quando le risorse vengono utilizzate per rendere le città smart. Se è apprezzabile la presenza del presidente Mario Monti e di molti ministri, occorre tradurre in provvedimenti concreti i propositi perche’ senza norme, autonomia, risorse e semplificazione tutto quello che abbiamo detto diventa irrealizzabile”.

La sessione mattutina è stata aperta dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che ha parlato del passaggio dalla città 2.0 a quella 3.0, allargando gli spazi di partecipazione dei cittadini. Perrone si è soffermato sui progetti avviati dalla sua amministrazione per semplificare la macchina amministrativa. Tra questi, il progetto Lecce Città Wireless, che ha consentito di sperimentare un’applicazione utilizzabile sui telefonini per il dialogo diretto con l’amministrazione, e di dare vita a ben 21 isole wi-fi lungo le strade della città. “Grazie al progetto – ha spiegato Perrone – abbiamo avviato un concorso di idee con i cittadini da cui abbiamo ricevuto ben 10 proposte, ci proponiamo di realizzare le tre migliori arrivate”, Tra le criticità riscontrate dal primo cittadino di Lecce, oltre alle ristrettezze di bilancio, anche la necessità di coinvolgere maggiormente i rappresentanti delle comunità in modo da poter dar conto dei bisogni del territorio.

Secondo il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano è necessario “rendere disponibili direttamente ai Comuni le risorse comunitarie, senza passare dal tramite delle Regioni. Solo così il tema delle smart city acquisterà quella centralità necessaria a rendere le citta’ protagoniste della crescita e dell’innovazione”.

Per Sodano occorre avviare “una nuova forma di partecipazione democratica che vada dall’utilizzo della rete e dai social network all’innovazione e digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, il tutto per facilitare e rendere piu’ efficiente la macchina amministrativa”. Quella delle Smart cities è “una scelta obbligata”. In linea con l’Europa. “L’Anci – ha spiegato Sodano – tramite l’osservatorio Smart city ha raccolto la sfida ma tante cose mancano affinche’ si possa raggiungere l’obiettivo”.
La prima che ci sia “un piano strutturato”, e la seconda che l’Europa nella programmazione 2014-2020 “destini direttamente ai comuni le risorse per le città” in modo che i comuni ritornino protagonisti dello sviluppo.

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