SCENARI

Samsung festeggia i 30 anni in Italia e delinea il futuro del digitale

Sviluppo sostenibile, miglioramento della qualità della vita e remotizzazione i macro-trend emersi dall’indagine effettuata con il Politecnico di Milano. La tecnologia sempre più considerata un “facilitatore”

Pubblicato il 17 Nov 2021

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Sviluppo sostenibile, miglioramento della qualità della vita (“Better living for longer”) e remotizzazione. Sono i macro-trend emersi dalla ricerca che Samsung Electronics Italia ha pubblicato – grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano – in occasione del 30° anniversario del suo insediamento in Italia: un patrimonio di valori che rappresentano il grande potenziale attribuito dagli italiani all’innovazione, sempre più incentrata sull’uomo e capace di supportare e spingere il progresso sociale.

La tecnologia è dunque vista sempre più come facilitatore per la qualità di vita delle persone e mezzo prezioso per migliorare il mondo in cui viviamo, rendendolo più sostenibile, sicuro, accessibile ed equo. Ma ecco il dettaglio degli scenari digitali del futuro connessi alle aspettative degli italiani nei confronti delle aziende tecnologiche e delle loro future innovazioni.

Sostenibilità sempre più necessaria

Gli italiani riconoscono un ruolo crescente e centrale delle nuove tecnologie per affrontare le sfide dei nostri tempi e garantire un futuro migliore e ritengono necessario che le aziende tecnologiche si focalizzino sulla sostenibilità, seguita dalla formazione e dall’accesso alla tecnologia per un’innovazione alla portata di tutti. Il 62% del campione considera che il digitale possa contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, il 49% lo reputa motore di progresso sociale e il 47% strumento per la riduzione delle disuguaglianze e la promozione di una società più inclusiva ed equa. La smart home è il luogo da dove partire per ridurre il proprio impatto sull’ambiente: il 54% degli intervistati associa infatti la casa intelligente alla possibilità di controllare e ridurre i consumi, il 37% ritiene che, grazie a una casa connessa, sia possibile rendere la propria vita domestica più sostenibile. Ma la sostenibilità è anche tra le caratteristiche ritenute più rilevanti per una città intelligente; per il 48% degli intervistati, infatti, la smart city deve rispecchiare l’idea di un luogo sostenibile nel pieno rispetto del pianeta e delle esigenze del singolo.

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Strettamente collegato al progresso sociale è il miglioramento che il settore dell’istruzione può trarre dalle nuove tecnologie, che hanno la capacità di rivoluzionare la didattica attuale e di farla progredire verso un approccio più ibrido. L’87% degli intervistati è fiducioso che la tecnologia impatterà positivamente la qualità dell’istruzione. Inoltre gli italiani auspicano un cambiamento radicale negli scenari didattici futuri: ad esempio il 30% del campione immagina una didattica dove la realtà aumentata consentirà di seguire lezioni in aula o da remoto completamente immersive e interattive. Un terzo degli intervistati è inoltre convinto che il digitale avrà sempre più una funzione di motore dell’occupazione, se supportato da una maggiore diffusione delle competenze adeguate e dallo studio delle Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), indispensabili per poter sfruttare appieno i benefici delle nuove tecnologie.

Grazie all’It, migliori aspettative e condizioni di vita

Lo studio mette in luce come le nuove tecnologie siano sempre più associate al miglioramento delle aspettative di vita attraverso strumenti per monitorare il benessere fisico e la salute e le tecnologie per la sicurezza personale. Tra i possibili scenari derivanti da una sempre più pervasiva connettività, la diffusione di dispositivi per la salute risulta essere infatti il più interessante per il 58% degli italiani, mentre la sicurezza è una delle principali caratteristiche cercate dagli intervistati nella casa del futuro. Lo afferma il 46% del campione. 

La sicurezza inoltre si conferma fra le tematiche più sentite dagli italiani anche nel contesto cittadino: in una smart city, la presenza di tecnologie per il monitoraggio di situazioni di pericolo e di telecamere intelligenti per il rilevamento di situazioni pericolose sono ritenute interessanti da rispettivamente l’81% e il 76% degli intervistati.

Smart city e monitoraggio della salute fra gli scenari più interessanti

L’emergenza sanitaria ha consolidato ulteriormente il trend della remotizzazione, ovvero lo svolgimento di operazioni e attività a distanza. Se prima questa tendenza riguardava prevalentemente il mondo dell’impresa con, per esempio, prime sperimentazioni di robotica e AR in ambito automazione e l’introduzione di alcune forme di smart working, ora il concetto si è esteso a qualunque ambito della nostra vita, grazie anche a una migliore connettività che consente una maggiore diffusione di servizi smart sia nelle case sia in città.

Parlando di 5G per esempio, smart city e dispositivi per il monitoraggio dello stato di salute sono gli scenari più interessanti che possono essere accelerati dalla diffusione di questo nuovo standard, secondo rispettivamente il 63% e il 58% degli italiani. Il 37% degli intervistati associa i benefici del 5G allo smart working, il 32% alla realizzazione effettiva di una smart home. Remotizzazione è un concetto che sempre più spesso ora è associato alla casa intelligente: secondo il 34% degli italiani smart home significa poter aver il controllo della propria abitazione da qualsiasi luogo. L’abitazione è tornata a essere centrale, luogo per lo svolgimento della vita privata, luogo di lavoro ma anche punto dove si effettuano acquisti, luogo per lo studio, l’intrattenimento e l’informazione.

Inoltre, nella percezione dei più, pari al 65% del campione, la tecnologia attuale è già in grado o lo sarà entro i prossimi 5 anni di rendere un’abitazione totalmente autonoma e domotica. In questo scenario, diventa cruciale il ruolo delle aziende tech nel farsi promotrici del cambiamento e accompagnare le persone verso il futuro. La ricerca evidenzia le aspettative degli italiani in questo senso: per migliorare la qualità della vita e il nostro futuro viene ritenuto necessario che le aziende tecnologiche mettano al centro della propria strategia la sostenibilità, la formazione e una maggiore accessibilità della tecnologia affinché sia davvero alla portata di tutti, rispettivamente dal 54%, 27% e 19% degli intervistati.

Verso un’innovazione “rilevante”

“L’Italia è da sempre un Paese strategico per l’azienda, e qui vogliamo continuare a crescere e investire – commenta Antonio Bosio, Head of products & solutions di Samsung Electronics Italia -. Da 30 anni, grazie ai nostri prodotti e servizi, accompagniamo gli italiani in un percorso di innovazione, contribuendo all’evoluzione digitale del Paese intero. Lo facciamo e lo faremo sempre più in futuro attraverso quella che chiamiamo un’innovazione “rilevante”, ovvero lo sviluppo di nuovi dispositivi e strumenti che abbiano la capacità di migliorare in modo significativo la qualità della vita delle persone e una tecnologia accessibile, ovvero una tecnologia che non lasci indietro nessuno, perché tutti devono avere la possibilità di accedere al valore e alle opportunità generate dal digitale”.

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