L’OPERAZIONE

Vodafone nomina Vivek Badrinath a capo del “progetto torri”

Il manager si insedierà ad aprile 2020, un mese prima che la newco diventi effettivamente operativa. L’operatore gestisce in tutta Europa più di 61mila torri per la rete mobile. In Italia prevista la fusione con Inwit

Pubblicato il 04 Nov 2019

A. S.

torri

Vodafone procede nel suo piano di scorporo delle torri per la rete mobile, e nomina Vivek Badrinath a capo delle attività della newco che ha l’obiettivo di diventare il più importante operatore del settore in Europa. Badrinath, che è a capo delle operations di Vodafone nell’area “Rest of the world”, entrerà in carica dal primo aprile 2020, un mese prima dell’effettivo spin-off delle attività delle torri annunciato a luglio.

Vodafone conta oggi su un patrimonio di circa 61.700 torri di trasmissione per la rete mobile in Europa, distribuite per la maggior parte tra Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Secondo le stime della società la nuova unità potrebbe arrivare a generare un fatturato di 1,7 miliardi di euro e un ebitda di 900 milioni di euro.

Il ceo del gruppo, Nick Read, ha presentato Badrinath sottolineando la sua profonda esperienza nel campo delle telecomunicazioni: prima di entrare in Vodafone era infatti stato vice Ceo in Orange. L’operazione, secondo il Ceo di Vodafone Group, “apre una prospettiva significativa verso la generazione di efficienze operative”.

Nell’occasione Vodafone ha anche annunciato che al top management della nuova tower company si unirà presto anche Shameel Joosub, attualmente Ceo della controllata Vodacom.

Quanto alla situazione specifica del nostro Paese, Vodafone Italia ha intanto predisposto gli asset che dovranno confluire in Inwit, controllata da Tim. Vodafone Towers srl il nome della newco in cui confluiscono 11mila siti dell’operatore secondo le indiscrezioni di stampa pubblicate nei giorni scorsi sullo stato di avanzamento del progetto avviato con Tim.

In dettaglio, rivela Radiocor, il ramo d’azienda, a cui è attribuito un patrimonio netto di 221 milioni di euro, conta in 10.977 siti distribuiti su tutto il territorio nazionale. In una seconda fase si aggiungeranno alle 11mila torri già nel portafoglio di Inwit. Le attività in Vodafone Towers comprendono – oltre alle infrastrutture passive per i sistemi di trasmissione della telefonia mobile e reti radio – i contratti (di locazione, comodato e concessione) per l’utilizzo degli spazi di terzi che ospitano le torri e gli accordi di ospitalità per spazi e servizi verso altri operatori. Passeranno inoltre nella newco 64 dipendenti.  In base al progetto di alleanza annunciato in estate, Vodafone Towers sarà incorporata in Inwit facendone la prima Towerco italiana con 22mila torri complessive. In Inwit, al termine dell’operazione, Tim e Vodafone Italia deterranno inizialmente quote paritetiche del 37,5% del capitale.

Per Vodafone e Tim l’accordo comporterà sinergie per oltre 800 milioni di euro, oltre ai benefici indiretti derivanti dalle sinergie di Inwit. Vodafone riceverà un corrispettivo di 2.140 milioni di euro e si aspetta di ricevere proventi incrementali nel tempo pari a oltre 1 miliardo di euro che intenderà utilizzare per ridurre il debito. Per Tim l’effetto finanziario delle sinergie si aggiunge a quelle stimate per Inwit in termini di miglioramento dell’Ebitda per 200 milioni di euro l’anno entro il 2026 grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità. L’effetto di deleverage sull’indebitamento è atteso nel tempo in diminuzione di oltre 1,4 miliardi di euro.

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