OpenAI dovrà pagare una sanzione da 15 milioni di euro e realizzare unacampagna di comunicazione istituzionale di 6 mesi su radio, televisione, giornali e Internet. Sono queste le conclusioni a cui è giunto il Garante per la protezione dei dati personali al termine dell’istruttoria avviata nel 2023 nei confronti della “casa madre” di ChatGpt in relazione alla gestione del chatbot. L’ammontare della sanzione pecuniaria è stato stabilito, spiega l’authority, “anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo della società”.
LA SANZIONE
Privacy, il Garante multa OpenAI per 15 milioni di euro
La decisione a conclusione dell’istruttoria su ChatGpt avviata nel 2023. Le motivazioni: dati personali degli utenti utilizzati per addestrare il sistema senza aver individuato una base giuridica e in violazione di obblighi informativi e principi di trasparenza. Oltre alla pena pecuniaria, l’azienda dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi

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