COMPETENZE E FORMAZIONE

Open innovation, il guru Henry Chesbrough docente alla Luiss

La cattedra dell’economista statunitense, padre del concetto di “innovazione aperta”, sarà finanziata per tre anni da Maire Tecnimont. Il rettore Prencipe: “Puntiamo alla costruzione di ecosistemi dinamici per la crescita e lo sviluppo del Paese”

Pubblicato il 24 Gen 2022

A. S.

Henry Chesbrough

Henry William Chesbrough, considerato come uno dei padri dell’Open innovation, tornerà a insegnare in italia grazie alla partnership tra l’università Luiss Guido Carli e  Maire Tecnimont, società specializzata in ingegneria e tecnologia. Nato nel 1956, Chesbrough è direttore del Garwood Center for Corporate Innovation di Berkeley – University of California.

Maire Tecnimont, multinazionale con radici in Italia, finanzierà per i prossimi tre anni la cattedra del docente statunitense, che sarà così confermato come “professore straordinario” nell’ateneo romano, all’interno della partnership strategica su Open Innovation and Sustainability avviata nel 2019 e rinnovata per i prossimi 8 anni.

“Il mondo accademico e quello industriale – si legge in una nota di Luiss – proseguono così la loro collaborazione a supporto dell’evoluzione delle organizzazioni aziendali nel nostro Paese, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla diffusione e promozione di modelli e best practice di innovazione aperta tra imprese e startup. Il fenomeno dell’OI rappresenta infatti un nuovo approccio secondo cui le aziende dovrebbero ricorrere non solo all’utilizzo di risorse interne ma anche a strumenti e competenze tecnologiche provenienti dall’esterno, tramite una costante comunicazione e collaborazione con tutti gli stakeholder.

“Siamo convinti che il paradigma dell’innovazione aperta non debba limitarsi ad essere solamente un argomento di studio – afferma Andrea Prencipe, rettore dell’università Luiss Guido Carli – ma vada considerato come un approccio mentale ed un principio organizzativo, funzionale alla costruzione di ecosistemi dinamici dove le Università insieme ad aziende e startup, incubatori e acceleratori ma anche istituzioni e PA, possano attivare nuove sinergie per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese”.

“Siamo entusiasti di poter rinnovare la nostra collaborazione con l’università Luiss – aggiunge Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont – Crediamo fortemente nelle collaborazioni con gli atenei italiani e internazionali: unire le competenze di accademia e industria permette di rivoluzionare lo sviluppo aziendale attraverso la promozione di idee innovative supportate dalla tecnologia. Questa alleanza è per noi motivo di orgoglio e motivazione a dare il nostro contributo alla ricerca e all’applicazione industriale di nuove soluzioni tecnologiche, nonché alla formazione dei professionisti di domani. L’innovazione – conclude – è fondamentale sia per la promozione che per lo sviluppo di nuovi processi e prodotti, e quindi oggi riveste un ruolo fondamentale per industrializzare le tecnologie a supporto della transizione energetica, in Italia e nel mondo”.

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