LA STRATEGIA

G20, ecco il “manifesto” della Digital economy: 12 azioni per accelerare

Al summit di Trieste approvata una dichiarazione dei ministri che indica la roadmap per la transizione a favore di una crescita economica sostenibile. Dalla banda ultralarga ai servizi della PA, passando per smart city e Industria 4.0. Ricca la lista delle proposte e si punta anche a una mappatura degli impatti. E c’è anche un piano per la ricerca

Pubblicato il 06 Ago 2021

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L’accelerazione della transizione digitale a livello internazionale farà leva sulle 12 azioni stabilite dalla riunione ministeriale del G20 sulla digitalizzazione (SCARICA QUI IL DOCUMENTO).

L’assemblea di Trieste, presieduta dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, “ha posto al centro del dibattito il tema della trasformazione digitale delle attività produttive in favore di una crescita economica sostenibile, con un’attenzione particolare alle micro, piccole e medie imprese, all’inclusione sociale, allo sviluppo e applicazione di tecnologie innovative, nonché alla digitalizzazione della pubblica amministrazione”. I lavori del G20 sono stati coadiuvati dalla Detf (Digital Economy Task Force) e gestiti con un approccio multistakeholder, attraverso l’organizzazione di forum e consultazioni di gruppi di lavoro”.

Sulla base dei risultati e degli impegni del passate presidenze G20, considerando inoltre l’impatto del Covid-19 sull’economia globale, i ministri “concordano sull’urgenza di accelerare la trasformazione digitale e di coglierne tutte le opportunità che ne derivano, preparando il campo per le sfide future e tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo dei paesi”.

La riunione della prima giornata della ministeriale sul digitale del G20 è culminata nella approvazione di una dichiarazione dei ministri che indica, come accennato, 12 azioni per accelerare la transizione digitale. Focus sulla ricerca nella seconda giornata presieduta dalla ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. “Alla riunione ministeriale del G20 sulla Ricerca è stata approvata un’importante dichiarazione grazie alla presidenza italiana ed alla ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa”, ha twittato la Commissaria Ue per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e i Giovani, Mariya Gabriel. “Insieme possiamo sfruttare il pieno potenziale della digitalizzazione nell’istruzione superiore”, ha sottolineato la commissaria Ue, secondo cui tramite le competenze e la scienza si possono costruire ecosistemi connessi di infrastrutture su ricerca e innovazione.

IL MANIFESTO DELLA DIGITALIZZAZIONE

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1. Promuovere la trasformazione digitale della produzione per la crescita sostenibile. Si afferma l’impegno a sfruttare il potenziale della digitalizzazione per una ripresa economica resiliente, forte, sostenibile e inclusiva, nelle tre dimensioni “persone, pianeta e prosperità”, senza lasciare nessuno indietro. Si riconosce che le aziende debbano essere preparate per ulteriori cambiamenti tecnologici, al fine di affrontare le sfide future verso un’economia sostenibile, aperta, condivisa e più innovativa. Si riconosce inoltre la necessità di aumentare gli sforzi per sviluppare un approccio all’economia digitale che metta l’uomo al centro e che tenga conto anche dei bisogni dei gruppi vulnerabili. Si prende l’impegno ad agire per rafforzare le politiche industriali e la cooperazione internazionale.

2. Utilizzare l’Ia basata sulla fiducia per l’inclusione delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) e la promozione delle startup. Si afferma la volontà di implementare l’Intelligenza Artificiale (Ia) affidabile e di rafforzare le abilità delle Mpmi, compresa la loro capacità di utilizzare i dati, l’accesso ai finanziamenti, le opportunità di condivisione delle conoscenze, così come la creazione di forza lavoro qualificata.

3. Misurare l’impatto dell’economia digitale. Si afferma che la misurazione dell’economia digitale rimane una priorità dei paesi del G20 e delle organizzazioni internazionali. Per attuarla verranno dedicate risorse adeguate, favorendo il contributo della condivisione di buone pratiche soprattutto per quanto riguarda la misurazione dell’IA e il divario digitale di genere.

4. Garantire consapevolezza e protezione dei consumatori nell’economia digitale globale. Si prende l’impegno ad agire per sensibilizzare, educare e sostenere i consumatori, anche attraverso programmi di alfabetizzazione digitale, con l’obiettivo di garantire la protezione degli stessi per quanto riguarda la qualità e la sicurezza dei prodotti, la privacy, la protezione dei dati personali, e le pratiche commerciali sleali, con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili. Inoltre, per la prima volta, sono state presentate da una prospettiva originale e innovativa le tecnologie basate su registri condivisi, tra cui la tecnologia blockchain, per la tracciabilità dei prodotti lungo le catene del valore.

5. Tutelare i bambini e rafforzare le loro competenze nell’ambiente digitale. Per la prima volta tra le priorità del G20 Digital Economy si include la protezione e l’empowerment dei bambini nell’ambiente digitale. Si prende l’ impegno a promuovere un ambiente digitale sicuro, inclusivo, trasparente e vantaggioso per i bambini, che metta al centro contenuti online adeguati all’età e di alta qualità, ispirandosi alla raccomandazione dell’Ocse.

6. Incoraggiare l’innovazione per le città intelligenti. Viene accolto con favore il rapporto della Presidenza italiana sulle pratiche del G20 in materia di appalti pubblici innovativi per le città e le comunità intelligenti, come strumento per aumentare e condividere le conoscenze e migliorare l’azione pubblica.

7. Creare infrastrutture digitali e inclusione sociale. Si afferma l’impegno a colmare i divari di connettività e incoraggiano l’obiettivo di promuovere l’accesso universale ed economico alla connettività per tutti entro il 2025. Una maggiore collaborazione internazionale e lo scambio di pratiche, potranno contribuire agli obiettivi di connettività e inclusione sociale.

8. Offrire un flusso libero di dati basato sulla fiducia. Riconoscendo il lavoro e i risultati ottenuti dalle Presidenze Giapponese e Saudita sulla libera circolazione dei dati basata sulla fiducia e sul trasferimento dei dati tra paesi, si approfondiscono le conoscenze reciproche dei diversi approcci adottati dai Governi, grazie ad una mappatura dei punti in comune realizzata dall’Ocse.

9. Predisporre strumenti digitali per i servizi pubblici. Si riconosce l’importanza dei principi del governo digitale del G20 del 2018, sviluppati sotto la Presidenza Argentina, che contribuiscono a guidare e migliorare la digitalizzazione dei servizi pubblici per meglio rispondere alle nuove esigenze dei cittadini. Si prende l’impegno di perseguire e garantire la qualità, la diffusione e l’accessibilità dei servizi pubblici digitali, e di favorire le necessarie competenze dei dipendenti pubblici.

10. Dare priorità all’identità digitale. Si riconosce l’importanza delle soluzioni di identità digitale, facilmente utilizzabili, affidabili, sicure e portatili, che assicurano la privacy e la protezione dei dati personali, per garantire ai cittadini e alle imprese l’accesso ai servizi digitali in sicurezza e nel rispetto della privacy. Si fa inoltre riferimento al potenziale dell’identità digitale in contesti emergenziali e di aiuto umanitario.

11. Favorire una regolamentazione agile. Si riconosce il ruolo della regolamentazione agile nel favorire l’innovazione e la crescita economica, così come nel controllare e prevenire i possibili impatti negativi del progresso tecnologico, specie in ambito sociale e ambientale. Vengono accolti i risultati dell’indagine sulla regolamentazione agile tra i membri del G20, un utile strumento per la condivisione di esperienze e approcci per la governance dell’innovazione.

12. Trasformare la Digital economy task force nel gruppo di lavoro permanente Digital economy working group. Si conferma l’impegno a continuare a lavorare verso la digitalizzazione per una ripresa resiliente, forte, sostenibile e inclusiva, affrontando le disuguaglianze. A tale scopo si accoglie con favore la trasformazione della Digital Economy Task Force (Detf) nel Digital Economy Working Group (Dewg).

IL MANIFESTO DELLA RICERCA

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I ministri della ricerca e dell’istruzione superiore presenti alla prima riunione del G20 sulla ricerca e l’istruzione hanno adottato la “Dichiarazione dei ministri del G20 sulla mobilitazione della ricerca, dell’istruzione superiore e della digitalizzazione a favore di una ripresa sostenibile, resiliente e inclusiva”. La dichiarazione è incentrata su tre pilastri:

  1. 1. far fronte alla natura mutevole delle competenze;
  2. 2. principi e valori etici della ricerca e dell’istruzione superiore;
  3. 3. verso una comprensione comune degli spazi digitali

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