IL CASO

Il furto record di criptovalute finisce nel nulla, l’hacker White Hat restituisce il denaro

Rispondendo all’appello della piattaforma Poly Network, che aveva subito un attacco da 600 milioni di dollari, il pirata informatico sblocca i valori sottratti

Pubblicato il 13 Ago 2021

Domenico Aliperto

HACKER-CYBER

I possessori degli asset virtuali dislocati su Poly Network possono tirare un sospiro di sollievo. L’autore del furto record di criptovalute subito qualche giorno fa dalla piattaforma di finanza decentralizzata ha quasi completato la restituzione del maltolto.

L’appello di Poly Network e la risposta dell’hacker

Dopo aver subito l’attacco, andato a segno grazie a una vulnerabilità del sistema, Poly Network aveva pubblicato un tweet con cui esortava gli hacker a restituire gli asset violati, che ammontavano a circa 600 milioni di dollari. Nel corso della giornata di ieri già 342 milioni di sterline, sui 433 milioni sottratti in cripotoasset vari, tra cui Ethereum, Bsc e Polygon, erano stati restituiti. Successivamente ha il gruppo ha fatto sapere che anche gli Etherum mancanti sono arrivati, salvo alcuni “congelati”.

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L’anonimo pirata informatico, conosciuto col nickname “White Hat”, secondo la Bbc avrebbe fatto sapere con un messaggio di non essere “granché interessato al denaro”. D’altra parte, “White Hat”, in gergo informatico è un termine che indica una tipologia di esperto che si atterrebbe a principi etici, introducendosi nei sistemi di altri per segnalare problemi di sicurezza, senza però intenzioni di commettere illeciti.

La buona notizia non frena la discesa del mercato

Poly Network è, come accennato, una piattaforma specializzata sull’interoperabilità nella tecnologia blockchain. All’inizio della settimana, con un messaggio via Twitter, aveva riferito di aver subito un attacco informatico durante il quale le erano stati sottratti criptoasset equivalenti a 433 milioni di sterline, pari a circa 510 milioni di euro o 600 milioni di dollari, il maggior furto mai subito dalla piattaforma e uno dei più massicci mai avvenuti nella storia delle criptovalute.

Nonostante la buona notizia sul fronte delle monete virtuali, si sono accentuati i ribassi ripartiti su diversi criptoasset. Nella serata di ieri il Bitcoin, il più noto di questi beni virtuali, è crollato del 4,50% a 44.279 dollari mentre Etherum ha ceduto il 6,44% arrivando a 3.034 dollari.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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