IL PROGETTO

Almawave e Vivisol unite nel nome dell’intelligenza artificiale per le cure domiciliari

La partnership fa seguito all’avvio dello studio pilota RicovAI-19 con sperimentazione clinica volto al contrasto della pandemia e realizzato con Ospedali riuniti di Ancona nel comune di Offagna. La nuova mission è sviluppare podotti e servizi utili a migliorare l’efficacia dei trattamenti di pazienti cronici o non autosufficienti

Pubblicato il 18 Ott 2021

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Nasce con l’intento di sviluppare soluzioni di AI applicate alle cure domiciliari, nel più ampio obiettivo di favorire la deospedalizzazione e garantire al paziente un percorso terapeutico adeguato ed efficace all’interno del proprio domicilio, l’accordo di collaborazione annunciato fra Almawave, società attiva nel campo dell’intelligenza artificiale (AI), analisi del linguaggio naturale e servizi big data, e Vivisol, società del gruppo Sol, player europeo dell’assistenza domiciliare e delle prestazioni sanitarie e terapie ad alta complessità tecnologica, annunciano un accordo di collaborazione.

Migliorare l’efficacia dei trattamenti domiciliari

La partnership, primo esempio di questo tipo a livello nazionale, fa seguito al progetto avviato lo scorso aprile dalle due società: RicovAI-19, studio pilota con sperimentazione clinica volto al contrasto della pandemia da Covid-19, realizzato con Ospedali riuniti di Ancona nel comune di Offagna (An). Tale progettualità, grazie al cosiddetto indicatore di stabilità clinica (AI-Csi) sviluppato da Almawave, ha permesso di monitorare costantemente e a domicilio 150 pazienti fornendo ai medici curanti uno strumento innovativo a supporto delle scelte clinico-terapeutiche.

Le due società intendono ora analizzare, studiare e sperimentare congiuntamente prodotti e servizi utili a migliorare l’efficacia dei trattamenti domiciliari sul paziente, in particolare quello cronico o non autosufficiente, introducendo anche in questo ambito della sanità l’AI-Csi. Frutto di un calcolo tramite appositi software e tecnologie, tale indicatore elabora i dati generati dalla rilevazione di oltre 60 parametri, tra cui ad esempio saturazione, temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria, pressione sanguigna, e restituisce al medico curante un valore che sintetizza lo stato di salute del paziente. Applicato congiuntamente ad altre soluzioni cliniche, l’AI-Csi può facilitare l’operato del personale medico e paramedico e, al tempo stesso, migliorare l’efficacia del trattamento e l’esperienza di cura domiciliare della persona.

Il progressivo allungamento delle aspettative di vita unito ad un aumento delle malattie croniche, spinge Almawave e Vivisol a investire in soluzioni che – attraverso l’intelligenza artificiale – offrano risposte inedite a nuove necessità e garantiscano innovazione ed efficienza al mondo della sanità, anche nell’ottica di ridurre le ospedalizzazioni e i conseguenti costi di sistema.

Ruolo imprescindibile dell’AI

«Soddisfatti di ampliare il rapporto di collaborazione con Vivisol e dimostrare che la sanità di oggi può ricevere un contributo straordinario dall’intelligenza artificiale – afferma Valeria Sandei, amministratore delegato di Almawave -. Ricercare e affinare soluzioni innovative, in parte già realizzate all’interno del progetto RicovAI-19, da applicare ad altri ambiti della cura della persona rappresenta una sfida che intendiamo perseguire a lungo, facendolo da protagonisti. Le opportunità e le mission stesse del Pnrr su questo fronte vanno in questa direzione e l’AI, in coerenza con la più ampia necessità di digitalizzazione del Paese, ricopre un ruolo imprescindibile».

«Siamo felici di aver rinnovato la collaborazione con Almawave dopo i promettenti risultati di RicovAI-19 nelle Marche – aggiunge Claudio Petronio, direttore centrale Vivisol Italia, Sud Europa e Brasile – e contiamo che le nuove sperimentazioni che andremo ad attivare nei prossimi mesi possano far evolvere il SSN, garantire ai pazienti percorsi di cura più efficaci e migliorare la loro qualità di vita. Se l’obiettivo del sistema è far diventare la “casa come primo luogo di cura”, l’innovazione è uno degli elementi fondanti per il settore homecare e crediamo che l’intelligenza artificiale possa dare un contributo essenziale per ridurre la distanza tra ospedale e territorio, favorendo una presa in carico sempre più integrata del paziente».

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