IL REPORT

Ripartenza, Tlc e Ict reggeranno all’impatto economico del Covid-19

È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Crif Pulse. La continuità delle attività nella fase di lockdown e le minori restrizioni hanno permesso di limitare gli effetti sul business nonché di generare una domanda crescente a seguito dell’adozione dello smart working. Stabilità anche sul fronte del credito

Pubblicato il 15 Giu 2020

crif

Le telecomunicazioni e l’Ict & media reggeranno all’impatto economico atteso come conseguenza del Covid-19. È quanto emerge dall’Osservatorio Pulse effettuato sulle imprese Crif con l’obiettivo di gli effetti sul business e il prevedibile andamento futuro dei vari settori economici delle imprese. Le Tlc e più in generale l’Ict & media sono stati inseriti fra i comparti Top – insieme al farmaceutico, la chimica e la consulenza.

“Dall’analisi emerge che solo un ristretto numero di comparti, individuati come Top, mostra una sostanziale tenuta rispetto agli effetti del Covid-19. Il numero di imprese che ricadono in questa categoria è piuttosto limitato sia in termini numerici (circa il 15% del totale) che per giro d’affari (circa l’11%)”, si legge nel report.

In dettaglio, tra le caratteristiche che accomunano i comparti della categoria Top, vi è un limitato impatto delle restrizioni derivanti dal lockdown nello svolgimento dell’attività economica, in quanto attività essenziali o comunque svolgibili in modalità smart working, una domanda resiliente o addirittura in crescita in virtù della natura dei prodotti e servizi erogati, una tenuta di margini e generazione di cassa grazie al mantenimento dei volumi di produzione, una relativa stabilità del merito creditizio e una regolare operatività sotto il profilo commerciale”.

All’estremo opposto ci sono i settori Bottom, i quali subiranno prevedibilmente un forte impatto negativo: il Turismo/Tempo Libero, il Commercio di autoveicoli, il Mining/Oil&Gas, l’Ingegneria civile e le costruzioni, la Meccanica/Mezzi di trasporto e i Prodotti metallici. Rispetto alla limitata concetrazione di società all’interno della categoria Top, la categoria Bottom vede la presenza di circa il 28% delle società di capitali italiane, per un giro d’affari aggregato del 24% del totale.

Nel 2021, il rimbalzo previsto rispetto all’anno precedente permetterà una ripresa nel fatturato e nei margini, tuttavia non sufficiente a tornare ai livelli pre-crisi. In particolare, i settori della Farmaceutica e Alimentare, Bevande e Tabacco presenteranno livelli di fatturato e redditività superiori ai dati del 2019”, evidenzia l’analisi.

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