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Cybersecurity: in Italia 3.000 imprese anti-hacker, in crescita le assunzioni

Il Lazio in pole position con il 23% delle aziende. A seguire Lombardia e Campania. Gli addetti complessivi alla soglia dei 30mila. Balzo del 59% del fatturato in un anno

Pubblicato il 04 Ott 2021

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Continua a crescere il comparto cybersecurity italiano: le imprese anti-hacker sfiorano ormai quota 3mila unità, segnando negli ultimi due anni e mezzo un incremento superiore al 6% dopo il vero e proprio balzo conosciuto nel 2017-2019 (+300%). Secondo un’elaborazione di Unioncamere-InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio, negli ultimi anni è proseguito anche l’aumento nel numero degli addetti (+7.000 tra il 2018 e il 2020), passati da 21.500 a 28.400 unità, corrispondenti a una media di 15 addetti per azienda.

Valore della produzione di 3 miliardi di euro complessivi

Dal punto di vista delle performance finanziarie, analizzando i bilanci delle 815 imprese del comparto costituite nella forma di società di capitale e che hanno presentato il bilancio negli ultimi tre anni (il 32% del totale), nel 2020 il valore della produzione è stato di quasi 3 miliardi di euro, in crescita del 58,8% rispetto a quello realizzato dalle stesse imprese nel 2018. In media, ciò equivale ad un valore della produzione di circa 3,7 milioni di euro pro-capite per le aziende della cybersecurity tricolore. Con 1.3 miliardi (il 44,8% del totale), è  il Lazio che si colloca sul gradino più alto del podio per fatturato realizzato dalle imprese del comparto. Solo seconda la Lombardia con 754 milioni, mentre la terza regione, molto distaccata, è l’Emilia-Romagna (294 milioni).

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In Lombardia, Lazio e Trentino il 64% degli addetti

La concentrazione più elevata di realtà del comparto si registra nuovamente nel Lazio, dove al 30 settembre scorso avevano sede 679 imprese (il 23% del totale). Al secondo posto c’è la Lombardia (con 535 imprese residenti alla fine di settembre). Seguono, per diffusione di imprese anti-hacker, Campania, Sicilia e Veneto (con, rispettivamente, 304, 207 e 194 imprese).

Sul fronte degli addetti, le imprese che hanno creato più opportunità di lavoro sono localizzate in Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige che, con i loro 18mila addetti, rappresentano il 64% di tutto il settore. La Campania, al sesto posto in questa classifica, è la prima tra le regioni del Mezzogiorno con 1.474 addetti e il 5,2% del totale.

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