IL PROVVEDIMENTO

Roaming, il Parlamento Ue conferma il “like at home” per altri 10 anni

La Commissione Industria ha votato a favore dell’estensione del programma avviato nel 2017 apportando ulteriori adeguamenti che puntano a migliorare i servizi per i viaggiatori. Riduzione delle tariffe wholesale e abbattimento dei “supplementi” sulle chiamate. Gratis i numeri di emergenza

Pubblicato il 15 Ott 2021

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La commissione per l’Industria del Parlamento europeo ha votato a favore dell’estensione del programma “Roam like at home” per altri dieci anni. La legislazione aggiornata, un seguito all’eliminazione delle tariffe di roaming del 2017, apporta anche adeguamenti volti a migliorare i servizi di roaming per i viaggiatori. Secondo il testo adottato dai deputati, i consumatori continuerebbero a godere della possibilità di utilizzare i loro telefoni cellulari quando viaggiano all’estero nell’Ue senza costi aggiuntivi oltre a quelli che già pagano in patria.

L’intenzione è anche quella di vietare le pratiche commerciali che riducono la qualità dei servizi  di roaming al dettaglio regolamentati (per esempio, cambiando la connessione da 4G a 3G).

Le condizioni proposte

I fornitori di roaming sarebbero obbligati a offrire condizioni di roaming uguali a quelle offerte a livello nazionale, se le stesse tecnologie e condizioni sono disponibili sulla rete nel paese che le persone stanno visitando. Viene proposta una tariffa voce all’ingrosso di 0,015 euro al minuto il prossimo anno da ridurre a 0,01 euro nel 2025 (la Commissione propone 0,032 e 0,019); per gli sms 0,003 euro fino al 2032 (la Commissione ha proposto 0,01 euro nel 2022 e 0,003 euro nel 2025). I deputati propongono inoltre di eliminare i supplementi per le chiamate intra-Ue, che attualmente sono limitati a 19 centesimi al minuto. Gli utenti pagherebbero solo i costi aggiuntivi oggettivamente giustificati dal fornitore.

L’accesso ai servizi di emergenza sarebbe fornito ai viaggiatori, e in particolare alle persone con disabilità, senza alcun costo aggiuntivo, tramite chiamata o sms, compresa la trasmissione delle informazioni sulla posizione del chiamante. Gli operatori dovrebbero anche fornire informazioni agli utenti in roaming sul numero di emergenza europeo 112.

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