IL PROGETTO

Ansaldo fa viaggiare il primo treno “driverless”

Ricadute anche sulla linea pilota Pinerolo Sangone in Piemonte, con il progetto che si basa su tecnologie satellitari. Coinvolte tutte le agenzie spaziali Asi, Gsa ed Esa. Si punta all’ammodernamento delle linee locali e regionali facendo leva anche sulla piattaforma Galileo

Pubblicato il 27 Lug 2018

Patrizia Licata

TRENO

Ansaldo STS ha collaudato in Australia il primo sistema driverless per automatizzare i trasporti merci dell’operatore minerario Rio Tinto. Il sistema ha raggiunto i più elevati livelli di sicurezza e di efficienza mai realizzati prima d’ora e il risultato avrà ricadute anche in Italia rafforzando il piano messo a punto da ASI, Ansaldo STS e RFI per introdurre le tecnologie satellitari nel sistema ERTMS a standard europeo di cui l’Italia è all’avanguardia in Europa. In particolare si punta all’ammodernamento delle linee locali e regionali che sopportano la maggior parte del traffico quotidiano di passeggeri e che saranno le prime a trarre beneficio dalle tecnologie satellitari.

Grazie alle tecnologie satellitari, il sistema ERTMS potrà fare a meno di molti impianti che oggi sono necessari lungo i binari con benefici tangibili in termini di riduzione dei costi e delle emissioni CO2, senza impattare sui livelli di sicurezza raggiunti dall’ERTMS che sono in assoluto i più elevati al mondo.
Sarà la linea pilota Pinerolo Sangone in Piemonte di RFI a validare e certificare il sistema del primo treno con tecnologie satellitari in corso di realizzazione da Ansaldo STS. Nel progetto collaudato in Australia le comunicazioni fra i treni ed il centro di controllo si avvalgono di un sofisticato sistema di telecomunicazioni che integra le tecnologie satellitari. Circa 220 locomotive sono state equipaggiate con terminali satellitari ed appositi apparati intelligenti che selezionano la rete Tlc in tempo reale per garantire i più elevati standard di sicurezza nonché di efficienza in termini di capacità di trasporto.
La linea pilota Pinerolo Sangone, concordata a livello europeo, si avvale del contributo di ASI, ESA e GSA e la partecipazione degli stakeholder ferroviari e satellitari europei. Un risultato importante, reso possibile grazie ad un team multi-disciplinare, con un obiettivo comune: aumentare la capacità di trasporto valorizzando le attuali linee a costi economicamente sostenibili nell’interesse della collettività.

Un ulteriore contributo al programma arriverà presto anche dal programma Galileo che, con il recente lancio degli ultimi quattro satelliti della costellazione, si appresta a diventare pienamente operativo. Sarà proprio la linea Pinerolo Sangone il primo banco di prova in Europa, con la prospettiva – secondo le recenti stime – che il settore ferroviario diventi uno dei principali utilizzatori di Galileo.
Inoltre l’utilizzo delle tecnologie satellitari nel sistema ERTMS è in grado di generare una domanda consistente per nuovi servizi ed applicazioni dalle infrastrutture satellitari.

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