LA TRIMESTRALE

Hp oltre ogni previsione: l’utile sfiora i 2 miliardi di dollari, al rialzo le stime 2018

Le vendite di personal computer del colosso americano salgono a 9,4 miliardi di dollari, un incremento del 15% che supera le attese degli analisti e spinge la redditività. “Siamo partiti alla grande”, dice il Ceo Weisler. A fare la differenza la qualità dei dispositivi

Pubblicato il 23 Feb 2018

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Hp supera le aspettative di Wall Street con entrate e utili che nel primo trimestre dell’anno beneficiano di un incremento delle vendite tanto dei Pc quanto delle stampanti. L’azienda, che raggruppa le attività hardware dell’ex Hewlett-Packard, ha messo a segno vendite totali per 14,5 miliardi di dollari, un incremento del 14,5% rispetto a un anno prima, mentre l’utile netto è salito a 1,94 miliardi di dollari, o 1,16 dollari per azione, contro 611 milioni, o 36 centesimi per azione, della trimestrale di gennaio 2017, anche grazie a un guadagno una tantum di 1,03 miliardi. Escludendo le voci speciali Hp ha guadagnato 48 centesimi per azione. Gli analisti si aspettavano in media 42 centesimi per share e un fatturato di 13,49 miliardi di dollari, secondo Thomson Reuters.

Sono i Pc – il business dei “sistemi personali” – a trainare i risultati dell’azienda californiana: rappresentano quasi i due terzi delle entrate totali, per 9,44 miliardi di dollari nel trimestre chiuso il 31 gennaio, un incremento di quasi il 15% in un anno e al di sopra delle stime degli analisti che puntavano su vendite per circa 8,50 miliardi.

Infatti, nonostante la contrazione del mercato dei Pc negli Stati Uniti, Hp ha continuato a conquistare quote su scala globale, dopo i risultati già positivi dell’anno scorso, quando il colosso americano ha sottratto lo scettro di leader di mercato alla concorrente Lenovo (dati Gartner). Il futuro è ancora più roseo perché, osservano gli analisti, aziende come Hp beneficeranno di una domanda che continua a spostarsi verso personal computer di qualità alta. Secondo Gartner, chi compra Pc oggi cerca in misura crescente qualità e funzionalità piuttosto che prezzi bassi e ciò avvanteggerà Hp non solo nei volumi ma anche nei prezzi di vendita che può praticare sul mercato, dando un’ulteriore spinta alla sua redditività. Non a caso il gruppo di Palo Alto ha alzato le previsioni per gli utili dell’anno intero e ha dichiarato di aspettarsi earnings fiscali per azione tra 1,90 e 2,00 dollari per il 2018, contro il range compreso fra 1,75 e 1,85 dollari precedentemente indicato. La stima media degli analisti era di 1,81 dollari.

Anche sul fronte stampanti Hp ha battuto le aspettative: l’azienda (che l’anno scorso ha completato l’acquisizione delle attività di stampa di Samsung Electronics) ha riportato vendite in aumento del 13,7% a 5,08 miliardi di dollari, al di sopra dei 4,76 miliardi attesi da Wall Street.

“Siamo partiti alla grande, con un primo trimestre che mette a segno un crescita a due cifre anno su anno sia per revenues che per Eps”,  ha dichiarato in una nota stampa il Ceo di Hp, Dion Weisler. “Abbiamo ottenuto risultati eccezionali su tutti i segmenti e in tutte le aree geografiche, a dimostrazione di un portafoglio prodotti innovativo e una capacità di execution globale”.

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