Investimento da 22 milioni su tecnologie d’avanguardia per il nodo di Venezia

Pubblicato il 29 Dic 2014

Rete Ferroviaria Italiana ha concluso la seconda fase di interventi di ammodernamento tecnologico per il controllo e la gestione della circolazione dei treni nel nodo di Venezia, con l’ inserimento del tratto fra le stazioni di Mestre e San Donà di Piave nel ‘sistema di comando e controllo’ gestito dal posto centrale di Mestre.

L’ investimento complessivo per il completamento dell’ Scc del Nodo di Venezia è di circa 22 milioni di euro, di cui un milione per interventi sul tratto Mestre – Padova, 14,5 milioni per il tratto Mestre – San Donà di Piave (32,79 chilometri), con rinnovo completo del sistema di distanziamento dei treni e la realizzazione del nuovo Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari (Acei*) nella stazione di San Donà, 6,4 milioni per il previsto proseguimento sul tratto San Donà di Piave – Portogruaro, anche qui con rinnovo completo del sistema di distanziamento dei treni e nuovo Acei nella stazione di San Stino di Livenza.

Sono attualmente 63 i chilometri di linea e 13 le stazioni/fermate comprese nella giurisdizione del Nodo, che diventeranno rispettivamente 90 e 17 al termine della successiva fase dei lavori. Gli operatori delle cinque postazioni con tecnologia SCC del Posto Centrale di Mestre, regolano, in tempo reale, il transito dei treni in 66 stazioni/fermate e 2 posti di servizio (bivi e posti di comunicazione) distribuiti lungo circa 387 chilometri sulle linee Tarvisio – Udine – Mestre, Mestre – San Donà di Piave, Treviso – Vicenza, Mestre – Bassano e Mestre – Padova.

La posizione del treno e il corretto funzionamento del “sistema stazione” sono visualizzati sui monitor delle postazioni informatiche di ultima generazione, dove sono riprodotte schematicamente le stazioni della linea. Con l’ SCC tutti gli enti e gli apparati delle stazioni – scambi, segnali, passaggi a livello – non sono piu’ manovrati sul posto ma da un’ unica “cabina di regia”. Il sistema consente di garantire standard di qualita’ e puntualita’ maggiori nella circolazione grazie a una consistente diminuzione dei tempi tecnici necessari per effettuare, nelle stazioni, il transito e gli incroci dei treni.

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