L'ANALISI

L’e-commerce non salva l’hi-tech: vendite a -14%

Report Gfk: nonostante il picco dello shopping online in Europa il comparto registra una forte flessione. “Per pareggiare bisognerebbe quadruplicare le vendite in Rete”

Pubblicato il 24 Apr 2020

L. O.

GfK_COVID-19 Vendite Tech EU5

L’e-commerce non basta a sostenere il mercato del consumer tech colpito dalla chiusura dei negozi fisici. Nella settimana fra il 9 marzo e il 5 aprile il settore registra infatti una contrazione del 14% nei 5 principali mercati europei. Emerge dallo studio di Gfk secondo cui tra il 9 marzo e il 5 aprile 2020 Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna hanno registrano il record di vendite di prodotti pro-lockdown nei canale online.

Tuttavia, questo enorme balzo in avanti dell’e-commerce “non è riuscito a compensare – fa sapere Gfk –  le perdite registrate nei negozi fisici: complessivamente il mercato ha registrato un -14% rispetto allo stesso periodo del 2019″.

Secondo le analisi GfK, le vendite online dovrebbero quadruplicare per compensare le chiusure complete dei negozi – ma questo scenario è ancora molto distante.

Il tracking settimanale battezzato a febbraio scorso dalla società di analisi ha fatto registrare numerosi cambiamenti nei comportamenti d’acquisto. Dopo lo shock iniziale, i consumatori hanno iniziato a adattarsi alla nuova vita quasi esclusivamente casalinga, rimandando l’acquisto di alcuni prodotti e puntando sull’acquisto online di dispositivi tecnologici che consentono di lavorare, studiare e intrattenersi in casa.

Dalla seconda settimana di marzo, il diffondersi dello smart working ha portato ad un’impennata delle vendite online di monitor (+120% a unità), stampanti (+68%), notebook (+62%) e tastiere (+61%) nei cinque Paesi europei considerati. Le webcam sono il prodotto che ha registrato il picco di vendite più elevato (+297%).

Device per il gaming, boom di vendite online

Un altro settore che è cresciuto molto per effetto del lockdown è quello dei dispositivi per l’entertainment domestico. Dall’inizio del blocco, le vendite di Media stick e boxes sono cresciute del +50% a unità in alcuni mercati. In Gran Bretagna, le vendite di televisori sono aumentate del +31% nel periodo compreso tra il 9 marzo e il 5 aprile; in particolare sono cresciute le vendite di TV economiche, da utilizzare come secondo schermo per le diverse esigenze di visione in famiglia.

Anche il comparto gaming ha registrato ovunque dei trend positivi. Le console sono cresciute del +259% in Gran Bretagna, del +139% in Germania, del +132% in Francia, del +108% in Spagna e del +65% in Italia. In crescita anche le vendite di pc portatili per il gaming: +33% in Italia e +92% in Spagna.

Nella settimana dal 30 marzo al 5 aprile 2020, le vendite sul canale online sono cresciute di quasi il +100% a valore nei cinque maggiori mercati europei (Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Italia).

Balzo dell’e-commerce, ma non basta

Nelle ultime settimane si parla sempre di più di come fare per uscire dall’isolamento e tornare alla normalità. Probabilmente, servirà ancora tempo prima di tornare alla situazione di partenza, come mostra l’esempio della Cina: 10 settimane dopo il primo lockdown, le vendite nei negozi fisici sono ancora molto distanti da quelle di un periodo normale.

Secondo Norbert Herzog, esperto GfK per la Tecnologia di consumo, sono tre le fasi che i consumatori e i mercati affronteranno durante la crisi del Covid-19: “Dopo le prima settimane di ‘panico’ e incertezza, siamo ora entrati nella fase di ‘adattamento’. Ciascuno cerca di trarre il meglio dalla condizione attuale, che vede quasi tutti chiusi in casa, dedicando più tempo e più cura al cibo, all’intrattenimento e di benessere. Dopo la riapertura dei negozi, i consumatori libereranno la loro domanda inespressa, tornando a comprare quei prodotti di cui hanno rimandato l’acquisto, come i Grandi Elettrodomestici o gli Smartphone. Infine, raggiungeremo una ‘nuova normalità’ caratterizzata da un contesto economico difficile e da budget di consumo più ristretti. Inoltre, ci aspettiamo che tutti i servizi digitali (come l’e-commerce, il click&collect e i sistemi di pagamento elettronico) continuino a crescere, per effetto delle nuove abitudini di acquisto sperimentate dai consumatori – spesso per la prima volta – in queste settimane”.

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