L’ANALISI

Piattaforme low-code, i 5 fornitori leader per lo sviluppo delle business app

Gartner mette a confronto i principali player: emergono su scala globale Mendix, Microsoft, OutSystems, Salesforce e ServiceNow. Ecco pro e contro delle soluzioni già sul mercato

Pubblicato il 24 Gen 2023

E. L.

ServiceNow

L’acronimo è Lcap, e sta per Low-code application platforms. Sono le soluzioni che consentono di arrivare a portare sul mercato prodotti e servizi personalizzati consentendo la collaborazione a team eterogenei, in cui non è necessario che ci siano competenze di programmazione di alto livello, grazie a un modello di coding che si basa su interfacce grafiche per gli utenti e che utilizza componenti visive predefinite.

A tracciare la classifica delle aziende che forniscono i migliori strumenti Lcap è Gartner: nella parte alta della classifica si cono classificati cinque player: Mendix, Microsoft, OutSystems, Salesforce e ServiceNow

“Le low-code application platforms forniscono soluzioni rapide alle aziende per tutti i casi d’uso più complessi”, spiega Gartner, aggiungendo che queste piattaforme devono comprendere come minimo caratteristiche low-code che siano utili per sviluppare da zero un’applicazione, il supporto completo per lo sviluppo di applicazioni e delle soluzioni semplificate per il test, lo sviluppo e la gestione delle applicazioni. Tra le caratteristiche opzionali Gartner individua una serie di requisiti più dettagliati, che comprendono, soltanto per fare qualche esempio, il supporto on-premise e multicloud o l’automazione e la gestione dei processi di business, o l’assistenza tramite strumenti di intelligenza artificiale o realtà aumentata.

Ma passiamo in rassegna i cinque player che Gartner ha classificato nel magic quadrant di settore.

Mendix

Mendix è una controllata di Siemens e la sua differenziazione sul mercato si basa sul supporto combinato per sviluppatori privati e professionisti, sulla libreria di asset componibili per diverse verticali aziendali disponibili nel Mendix Marketplace come App Services e Solutions, e sul target specifico dei fornitori indipendenti di software (ISV). Mendix supporta il multicloud, le implementazioni on-premises e lo sviluppo multiesperienza.

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La presenza di Mendix è in gran parte concentrata in Europa, ma la sede centrale è negli Stati Uniti e ha una presenza crescente nelle regioni Apac. I suoi clienti sono distribuiti in imprese di tutte le dimensioni, soprattutto nel settore finanziario, dei servizi professionali e del manifatturiero.

Tra i punti di forza Gartner cita l’innovazione: Mendix continua a fornire funzionalità avanzate di low-code per le imprese, a beneficio di nuovi casi d’uso, come l’Internet of Things (IoT) e i digital twin. Tra queste, Mendix Data Hub per i servizi di dati ed eventi e MxAssist Performance Bot, che rileva in modo proattivo gli anti-pattern di modellazione e architettura che possono avere un impatto sulle prestazioni delle app. Poi il prodotto: Mendix, spiega Gartner, ha ottenuto un punteggio elevato nella maggior parte delle funzionalità chiave, in particolare per quanto riguarda il design UX, il supporto all’integrazione e la governance. Il supporto del fornitore per la collaborazione tra i team attraverso diversi editor semplifica lo sviluppo per gli sviluppatori non professionisti quando si tratta di applicazioni aziendali più sofisticate. E infine le operations: Mendix si caratterizza per opzioni di distribuzione flessibili, supporto multicloud e una strategia di rilascio con compatibilità con le versioni precedenti contribuiscono a garantire affidabilità e resilienza ai clienti. Mendix, argomenta Gartner, investe nel supporto di ulteriori funzionalità regionali e self-service e rimane focalizzata sulla sicurezza e sulla governance dello sviluppo delle applicazioni.

Tra i “punti deboli” Gartner sottolinea invece la strategia go-to-market, che sarebbe troppo dipendente da Siemens dopo l’acquisizione avvenuta nel 2018: per superare questo problema Mendix sta stringendo nuove partnership, ad esempio con i cloud provider e gli internet service provider. Il secondo neo è la distribuzione geografica, che secondo Gartner procede con qualche difficoltà al di fuori degli Stati Uniti e dell’Europa. Infine i verticali: nonostante la piattaforma sia estremamente versatile, è ancora usata soprattutto soltanto nel finance e nel manufacturing.

Microsoft

L’offerta Lcap di Microsoft è Microsoft Power Apps, che comprende il servizio dati Dataverse, Power Pages (i portali Power Apps) e Power Automate, inclusi nelle licenze Power Apps. Power Apps si rivolge tipicamente agli sviluppatori non professionisti, ma offre anche un’ampia gamma di strumenti code-first per gli sviluppatori professionisti, come la pubblicazione di un’Api personalizzata in un solo clic da Azure Apim, la registrazione di un controllo personalizzato costruito in React o TypeScript con il Power Apps Component Framework o la pubblicazione di un modello AI personalizzato sulla piattaforma. Le operations di Microsoft, sottolinea Gartner, sono diversificate a livello geografico e i clienti sono di tutti i settori e di tutte le dimensioni aziendali. Secondo le stime di Gartner Microsoft Power Apps ha la base  utenti più ampia di qualsiasi altra Lcap, grazie al numero di utenti aziendali di Microsoft 365 e Dynamics.

Tra i punti di forza Gartner individua il business model: alcune funzionalità di Power Apps sono incluse nella maggior parte dei piani aziendali di Microsoft 365 e Dynamics 365. Gli utenti di Office 365 possono accedere a connettori standard precostituiti, utilizzare connettori personalizzati in Teams e creare Dataverse per Teams. Gli utenti di Dynamics 365 possono utilizzare tutti i tipi di connettori, costruire su Dataverse e creare Power App stand-alone nei loro ambienti Dynamics 365 con licenza. L’open-sourcing di Power Fx ha reso il linguaggio low-code Power Apps ed Excel disponibile per il contributo e l’utilizzo da parte di tutta la comunità di GitHub. Tra i vantaggi di Microsoft ci sono anche la strategia di prodotto: Power Apps punta allo sviluppo guidato dalle Api con oltre 800 connettori per molte applicazioni aziendali comuni e dispone di un mercato curato di integrazioni approvate. È possibile sviluppare e utilizzare connettori esterni, ma solo tramite Api Rest. La versione completa di Microsoft Power Platform consente di accedere ai connettori premium e al supporto dei servizi Api personalizzati e delle specifiche OpenApi. Power Apps Developer Plan è un ambiente di sviluppo gratuito, aggiunge Gartner, che consente agli utenti di connettersi a qualsiasi fonte di dati utilizzando connettori personalizzati o già pronti. Il terzo punto a favore di Microsoft è infine l’estensibilità della piattaforma: AppSource è il negozio pubblico di applicazioni e componenti di Microsoft. Include oltre 3.600 soluzioni, che possono contenere componenti di piattaforma, flussi, processi, tabelle/schemi, logica, bot, connettori e report. Microsoft supporta anche lo sviluppo guidato dalla comunità, dove gli sviluppatori possono pubblicare estensioni e strumenti su AppSource, oltre a iniziative puramente comunitarie come Pcf Gallery, che ha una comunità attiva di sviluppatori professionisti e Isv.

I punti a sfavore di Microsoft sono secondo Gartner le politiche di prezzo e la complessità delle licenze, tra le quali il fatto che gli sviluppatori professionisti che vogliano estendere all’utilizzo di soluzioni Azure come Azure Devops debbano acquistare la licenza separatamente. Seconda criticità è il fatto che Power App non sia comodo da utilizzare per lo sviluppo di soluzioni per il mondo mobile, e il fatto che le applicazioni di Power Apps non generino Api per l’integrazione con altre applicazioni, a meno che non si utilizzi per questo scopo Dataverse, con una diversa gestione delle licenze.

OutSystems

L’approccio di OutSystems al mondo Lcap è caratterizzato dall’attenzione all’evoluzione dell’ingegneria del software, in cui lo sviluppo low-code può essere utilizzato per produrre applicazioni e componenti applicativi di qualsiasi complessità. Questo concetto è supportato da caratteristiche di piattaforma ed estensibilità di livello enterprise che aumentano l’esperienza e la produttività degli sviluppatori professionisti. OutSystems, spiega Gartner, offre una solida sicurezza, uno sviluppo multi-esperienza e funzionalità di sviluppo con intelligenza artificiale per migliorare il processo di distribuzione delle applicazioni. La società opera principalmente in Europa e Nord America, ma ha una presenza crescente nell’area Apac. Ha un’alta percentuale di clienti sia di piccole che di grandi imprese, che tendono a operare nei settori bancario, finanziario, assicurativo e dei servizi professionali.

Tra i punti di forza dell’offerta di OutSystems Gartner cita le caratteristiche avanzate dei prodotti, che supportano uno sviluppo rapido di applicazioni per le aziende, le strategie di marketing, attente a coinvolgere sia il management senior delle aziende sia il mondo degli sviluppatori, con molta attenzione al prezzo, rivolgendosi al mondo dei system integrator globali. Altro punto di forza sottolineato da Gartner è la customer experience, dal momento che l’offerta include anche il training su una varietà di temi.

I punti a sfavore di OutSystems sono invece secondo Gartner il business model: “La sfida – spiega Gartner – è di mantenere, all’interno dell’ecosistema dei partner su cui conta,  l’affidabilità, la qualità e la sicurezza della propria piattaforma di fronte alla grande crescita dei contributi di terze parti, di use case dinamici e di una varietà di canali per il coinvolgimento dei clienti. Quanto alle industrie verticali, OutSystems non ha offerte specifiche, che vengono lasciate alle attività dei partner e dei software vendor indipendenti. Infine la strategia di marketing. Il public cloud e il concetto di cloud-native non fanno parte dei messaggi-chiave di Outsystems, anche se sono molto richiesti dal mercato.

Salesforce

La Salesforce Platform è una suite si strumenti per lo sviluppo convenzionale e low code, che passa dai strumenti di visual design “no-code” come “Lightning App Builder” e “Flow Builder” a Salesforce Apex language. La presenza dell’azienda è distribuita geograficamente su ampia scala e tra i suoi clienti annovera soprattutto imprese medio-grandi che utilizzino già le sue soluzioni Crm. L’azienda focalizza i propri investimenti per la piattaforma in Salesforce Flow, Lightning App Builder e alcune componenti web minori.

Tra i punti di forza c’è la strategia industriale: Salesforce offre 12 soluzioni cloud di settore, che utilizzano tutte le funzionalità LCAP per l’estensibilità. Molti partner utilizzano inoltre la LCAP di Salesforce per creare moduli e applicazioni specifiche per il settore per i clienti. Altro punto a favore di Salesforce è la reattività al mercato: Salesforce presenta costantemente nuove funzionalità in tre release annuali (primavera, estate e inverno) e rilascia patch durante l’anno. Inoltre, tende a rilasciare le funzionalità della piattaforma in anteprima per gli sviluppatori e in fase beta prima della disponibilità generale. Le nuove funzionalità di Salesforce Flow, come Flow Orchestration, dimostrano il suo allineamento con le richieste del mercato. Infine l’ecosistema della piattaforma: il marketplace di Salesforce (AppExchange), con oltre 7.000 risorse, e la sua comunità (Trailhead), che supporta 74.000 sviluppatori, costituiscono un ecosistema che non ha eguali nel mercato delle Lcap. L’ecosistema Salesforce – sottolinea Gartner – è un’importante risorsa a valore aggiunto per i clienti che desiderano adottare il suo Lcap.

Tra le criticità Gartner sottolinea il ritardo nell’innovazione: Altri Lcap leader a differenza di Salesforce offrono uno sviluppo integrato con l’intelligenza artificiale. Anche i suoi più recenti investimenti in strumenti DevOps low-code sono in ritardo rispetto ad alcuni leader per quanto riguarda la facilità d’uso. Altro punto a sfavore è l’ambiente complesso: la piattaforma Salesforce ha secondo Gartner un approccio frammentato al supporto della logica e del flusso di lavoro. Esiste un insieme di strumenti di workflow diversi, tra cui i bot Einstein, Flow Orchestration, i workflow di settore di Vlocity OmniScript e i componenti aggiuntivi di AppExchange. E infine la politica dei prezzi: Salesforce si è posta l’obiettivo di semplificare le transazioni di acquisto dei clienti, semplificando alcuni termini dei moduli d’ordine e introducendo offerte basate sul consumo. Tuttavia, alcuni clienti di Gartner esprimono preoccupazione per i prezzi relativamente elevati di Salesforce e per la miriade di opzioni che possono risultare complesse da gestire con l’aumentare dei casi d’uso delle applicazioni.

ServiceNow

L’offerta Lcap di ServiceNow è App Engine, che fa parte dell’offerta Creator Workflows, compresa nella Now Platform insieme ai suoi componenti di integrazione e automazione. Viene concesso in licenza per estendere il SaaS o per nuove applicazioni e dispone di un marketplace di applicazioni ServiceNow Store. La differenziazione del mercato di ServiceNow si basa sull’ampia gamma di funzionalità della piattaforma che alimenta le sue offerte SaaS e sul suo supporto per la collaborazione tra team di fusione, i processi aziendali, i flussi di lavoro e la gestione dei casi.

Le operazioni di ServiceNow, spiega Gartner, sono distribuite geograficamente e i suoi clienti tendono a essere grandi imprese.

 Tra i punti di forza dell’offerta di ServiceNow c’è la customer experience: Gartner Peer Insights ha registrato un aumento della soddisfazione per ServiceNow e pochi reclami, in linea con le richieste dei clienti Gartner. ServiceNow continua a far crescere il proprio personale e la copertura geografica per supportare i propri clienti e conta 640.000 membri nella Now Community. Poi le vendite: in qualità di fornitore SaaS in rapida crescita, ServiceNow ha continuato a sfruttare le sue radici di “SaaS as a platform” per vendere App Engine a un gran numero di organizzazioni per nuove applicazioni aziendali, con una conseguente forte crescita del business. Infine la reattività del mercato: ServiceNow ha potenziato il suo ecosistema con oltre 3.000 applicazioni disponibili, due terzi delle quali provenienti da fonti esterne. Con la partnership con Celonis, l’azienda si sta muovendo verso casi d’uso più ampi di automazione e ha aggiunto funzionalità RPA, che supporteranno anche la sua iniziativa di assistenza alla modernizzazione di SAP

Le criticità dell’offerta di ServiceNow evidenziate da Gartner partono dalla strategia industriale: ServiceNow ha clienti in diversi settori, ma molti dei suoi sviluppatori tradizionali di App Engine rimangono nell’IT, con pochi clienti Gartner che segnalano l’utilizzo di citizen development o fusion team. ServiceNow si sta occupando del supporto del settore con un nuovo programma di soluzioni per settori e applicazioni specifiche con gli integratori di sistemi, ma è troppo presto per stabilire se questo sta avendo un grande impatto sull’aumento dell’adozione. A seguire la strategia della piattaforma: l’attenzione di ServiceNow per i flussi di lavoro e i processi aziendali l’ha portata a competere direttamente con i principali fornitori di automazione dei processi aziendali, che dispongono di un supporto più sofisticato per concetti quali l’integrazione con strumenti di analisi dei processi e una migliore attenzione agli sviluppatori aziendali come comunità di sviluppatori. La roadmap di ServiceNow, secondo Gartner, continua a cercare di risolvere questo problema per i casi d’uso più complessi dei processi e della gestione dei casi. Infine le politiche di prezzo: Gartner Peer Insights segnala problemi legati alla rigidità delle licenze e ai costi elevati, e i clienti di Gartner hanno segnalato in passato forti variazioni di prezzo. ServiceNow ha continuato a semplificare la struttura dei prezzi per tutto il 2021 e il 2022.

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