LA COLLABORAZIONE

Supercomputer, accordo Ue-India: focus su climate change e biomedicina

Le “macchine” verranno utilizzate anche con l’obiettivo di sviluppare applicazioni per migliorare le terapie anti-Covid e per prevedere i disastri ambientali

Pubblicato il 22 Nov 2022

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Unione Europea e India hanno siglato un “Intent of Cooperation”, un “accordo di intenti” che mira a delineare una collaborazione sulle applicazioni di calcolo computazionale, in base alla quale verranno utilizzati i supercomputer indiani ed europei nelle aree della medicina biomolecolare, delle terapie per il Covid, della mitigazione del cambiamento climatico, della previsione dei disastri naturali e dell’informatica quantistica. Lo ha fatto sapere in una nota la delegazione dell’Ue a Nuova Delhi.

Diverse personalità istituzionali presenti alla firma 

Il ministro indiano all’Elettronica e Tecnologie informatiche (MeitY), Alkesh Kumar Sharma, ed il direttore dell’Ufficio Generale DG Connect della Commissione Europea, Roberto Viola, hanno firmato l’accordo nel corso di una cerimonia virtuale, che si è tenuta in contemporanea presso il ministero di New Delhi e l’ufficio DG Connect di Bruxelles. Rappresentanti della delegazione dell’Ue a Delhi erano presenti alla cerimonia della firma presso il ministero indiano, come Debasish Prusty, vice capo missione all’ambasciata indiana di Bruxelles, Sushil Pal, segretario aggiunto del MeitY, Thomas Skordas, vice direttore generale DG Connect, e Benoit Sauveroche, primo consigliere della delegazione Ue in India.

Gli obiettivi dell’intesa: focus su Quantum e Hpc

L’accordo mira quindi a rafforzare l’impegno delle due parti ad approfondire la cooperazione tecnologica sul Quantum e High Performance Computing (Hpc), preso nel corso di un meeting Ue-India risalente a maggio 2021, ed assume un particolare significato alla luce della decisione di mettere in piedi l’Eu-India Trade and Technology Council (Ttc) il 25 aprile 2022.
“L’High Performance Computing (Hpc) è in grado di affrontare oggi una delle principali sfide mondiali. La sua domanda sta crescendo rapidamente in diversi ambiti d’applicazione, ed in base a questa partnership l’Ue e l’India faranno reciprocamente leva sull’expertise dell’altro, in modo da ottimizzare l’uso dell’Hpc e sviluppare soluzioni a tecnologia avanzata in diversi campi”, ha commentato Alkesh Kumar Sharma.

Una prospettiva di esplorazione congiunta delle frontiere delle tecnologie quantiche

“Do’ il benvenuto a questo accordo di cooperazione con i nostri partner indiani, il quale fa seguito all’annuncio per l’istituzione di un Ttc tra India e Ue la scorsa primavera. Combinando le nostre esperienze, il nostro expertise, e costruendo una cooperazione di lungo termine, possiamo aiutarci l’un l’altro a superare le principali sfide del nostro tempo: Covid-19 e climate change. Inoltre, questo accordo fornisce ad Ue ed India un’eccitante prospettiva nell’esplorazione congiunta delle frontiere delle tecnologie quantiche“, ha commentato Roberto Viola.

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