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Telefonia, 2019 in flessione: non succedeva da 10 anni. La ripresa? Col 5G

È quanto emerge dall’Osservatorio Findomestic dedicato ai consumi. Riduzione sia dei volumi sia dei prezzi. Sostituzione degli smartphone al palo in attesa della quinta generazione mobile

Pubblicato il 11 Dic 2019

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Il 2019 del mercato della telefonia chiuderà in calo. Ma, soprattutto, si tratta della prima flessione dopo 10 anni. È quanto emerge dall’Osservatorio Findomestic che dedica a Telefonia e Information Technology i capitoli 14 e 15. “Dopo l’ottima performance del 2018, il giro di affari del mercato della telefonia è atteso in calo, in ragione di una riduzione sia dei volumi di vendita sia dei prezzi”, si legge nel report. “L’evoluzione sconta le negative performance degli smartphone, in un contesto di mercato condizionato anche dalla minore spinta innovativa dell’offerta in attesa dell’avvento del 5G”.

In crescita, di contro, a ritmi sempre più sostenuti, le vendite dei prodotti di “nicchia”, quali cuffie e “dispositivi indossabili” (che rappresentano tra il 3% e il 4% del giro di affari del settore). Si conferma rilevante il contributo dell’online, trasversale a tutti i prodotti: nel citare i dati GfK Retail and Technology, Findomestic evidenzia che il giro di affari del “segmento” è del 27,5%. E l’online accresce ulteriormente la propria rilevanza sul fatturato complessivo del settore della telefonia: 8,1% ossia quasi 2 punti in più rispetto al corrispondente periodo del 2018.  In crescita anche le vendite online di smartphone (+19%), che rappresentano quasi il 70% del fatturato e-commerce della telefonia, e continuano ad erodere quote al canale tradizionale (in cui si concentra tuttavia ancora il 95% del valore delle vendite).

In dettaglio secondo le stime di Findomestic nel 2019 il mercato della telefonia registrerà un calo del fatturato del 4,4% dal +6,8% del 2018; in calo sia i volumi di vendita sia i prezzi. Un dato in leggera “ripresa” – complice la stagione natalizia – rispetto ai risultati dei primi 9 mesi dell’anno in cui si è registrato un calo del fatturato del 6%, in ragione di un calo sia dei prezzi (-2,4%) sia dei volumi (-3,7%).
“L’evoluzione del settore sconta le negative performance degli smartphone, che rappresentano oggi l’87% circa del fatturato della telefonia, dopo il vivace incremento del 2018. All’interno del mercato, si confermano migliori le performance della domanda di modelli del segmento premium”. Il mercato, ormai maturo – evidenzia Findomestic – potrebbe ricevere un nuovo impulso dall’avvio di una nuova era di connettività che seguirà alla diffusione su scala globale del 5G e che sosterrà la ripartenza dell’innovazione e la ripresa dei volumi di vendita.

In calo anche la spesa IT delle famiglie italiane

Anche riguardo al mercato IT delle famiglie si attende un calo, seppur lieve, del fatturato: “La positiva dinamica dei prezzi, dovuta allo sviluppo delle vendite di prodotti con prestazioni ed esperienze d’uso elevate e dei dispositivi premium, compenserà solo parzialmente il calo dei volumi di vendita – si legge nel report -. Si confermano migliori le performance di periferiche, soprattutto di monitors, di software e di device per il gaming. Attese positive anche per i prodotti per la videosorveglianza domestica, seppure ancora di nicchia”

La spesa 2019 delle famiglie per l’acquisto di prodotti IT mostra un calo in termini di fatturato di poco inferiore all’1% parzialmente compensata dal contestuale marcato incremento dei prezzi. Analogamente allo scorso anno, l’evoluzione del mercato è guidata dalla domanda di prestazioni ed esperienze d’uso elevate e dispositivi premium, che sostengono le vendite soprattutto nell’area del gaming. Il contributo dell’online alla crescita del mercato si conferma rilevante nella prima parte del 2019 e compensa il calo del canale tradizionale. Osservando i dati del GfK Retail and Technology per canale di vendita sul mercato complessivo (business e consumer) nel periodo gennaio-settembre 2019 si rileva infatti una crescita del giro di affari dell’e-commerce di circa il 16% che arriva a rappresentare oltre il 20% del fatturato, quasi 3 punti in più rispetto all’analogo periodo del 2018. La domanda on line premia soprattutto i prodotti legati al segmento hardware, che mostra incrementi importanti per tutti i beni, soprattutto i Pc portatili, ma anche l’area dell’officer hardware e officer supplies, trainata dalle vendite di cartucce per stampanti, e degli input device, tra cui si distingue la vivace crescita del gaming (+40% l’incremento delle vendite nei primi nove mesi del 2019).
Sempre secondo i dati di GfK Retail and Technology, nei primi nove mesi del 2019, la dinamica della spesa delle famiglie sconta il calo delle vendite dei Pc, che rappresentano oltre il 50% del mercato in valore. In riduzione le vendite sia di Pc portatili (nell’ordine del -2%) sia di quelli fissi (di poco inferiore al -1%); si conferma più intenso il calo delle vendite di tablet (circa -8%), in linea con la tendenza degli ultimi anni.

Nel segmento hardware, tuttavia, fanno eccezione i monitor, che mostrano una crescita di circa il 10% in valore. Dinamiche positive anche per i software, in crescita di circa il 25% nei primi nove mesi del 2019, e per gli input device, grazie alla favorevole evoluzione dei device per il gaming (+9,4%), dei keying device (+10,2%) e delle memorie esterne (4,4%). La crescente attenzione verso i prodotti legati alla sicurezza, inoltre, sostiene le vendite di visual cams (in valore +2,2%, in pezzi oltre +17%) per la sorveglianza domestica, spinte anche dell’intensificarsi di politiche promozionali. Un prodotto ancora di nicchia (poco meno dell’1% del mercato It), ma con positive prospettive di sviluppo.

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