L'EFFETTO DEL BAN

Tlc, l’allarme Fcc: “Negli Usa servono 3 miliardi in più per rimuovere le attrezzature cinesi”

Secondo la Federal Communications Commission non sono più sufficienti i 2 miliardi già stanziati dal Congresso per sostituire i sistemi di Huawei e Zte: “Necessari complessivamente 5 miliardi di dollari”

Pubblicato il 18 Lug 2022

huawei

Non più 2 miliardi di dollari ma 4,9 miliardi sarebbero necessari alle autorità americane per rimuovere dalle reti statunitensi le infrastrutture realizzate dai giganti cinesi delle telecomunicazioni, Huawei e Zte, considerate una “minaccia alla sicurezza nazionale” dalla Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC). Lo ha riferito la stessa Commissione al Congresso americano.

Per il finanziamento del programma di rimborso si richiedono 4,98 miliardi di dollari, quindi attualmente mancano 3,8 miliardi”, ha detto Jessica Rosenworcel, presidente della FCC, in una lettera alla senatrice Maria Cantwell. Il Congresso aveva infatti in precedenza approvato un finanziamento di 1,9 miliardi di dollari per il processo di rimozione di Huawei e Zte, ed in base a questa cifra le compagnie danneggiate da questa misura riceverebbero una compensazione per circa il 40%. Qualunque operatore telefonico che non dovesse rimuovere le attrezzature cinesi sarebbe automaticamente estromesso dal programma di finanziamento da 8,3 miliardi di dollari del governo americano.

La designazione nel 2019

Ormai tre anni fa, nel 2019, il Congresso americano aveva approvato una legge che chiedeva alla FCC di obbligare le compagnie americane delle telecomunicazioni che ricevono sussidi federali a “ripulire” le loro reti da equipaggiamenti la cui proprietà (cinese) può implicare “minacce alla sicurezza nazionale”, in cambio di un rimborso. La FCC ha quindi designato Zte e Huawei come minacce alla sicurezza nazionale, disponendo per le compagnie americane la rimozione delle loro infrastrutture, da sostituire con altre finanziate dal programma stesso. Programma che si rivela quindi più costoso del previsto.

Il governo di Washington accusa Huawei di essere collegata direttamente al governo e al comparto militare di Pechino, a cui rivelerebbe i dati sensibili dei propri clienti. Huawei ha tuttavia sempre negato queste accuse, adducendo mancanza di prove e un tentativo americano di “agire in modo politicamente motivato per frenare i progressi della Cina”.

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