112, la Ue chiude la procedura di infrazione contro l’Italia

La Commissione archivia il procedimento avviato a maggio 2010: “Il Paese ha attuato le misure necessarie al funzionamento delle chiamate di emergenza”

Pubblicato il 14 Mar 2011

La Commissione europea ha chiuso la procedura di infrazione contro
l'Italia relativa al funzionamento del numero di emergenza 112
"perché ha attuato a livello nazionale le misure necessarie
per il funzionamento del sistema delle chiamate di emergenza".
Lo ha annunciato la stessa Commissione.

A gennaio 2009 la Corte di giustizia dell'Ue aveva stabilito
sancito che l'Italia non aveva rispettato l'obbligo di
consentire l'accesso da parte delle autorità che gestiscono le
chiamate di emergenza alle informazioni sulla localizzazione delle
chiamate al numero unico di emergenza europeo 112.

A maggio 2010 Bruxelles, constatata l'assenza di progressi
significativi da parte delle autorità italiane per soddisfare le
richieste della Corte, ha fatto ricorso a sua volta alla Corte di
giustizia chiedendo sanzioni per l'Italia.
Nell'estate 2010, l'Italia ha introdotto un sistema di
informazione nazionale provvisorio per l'identificazione delle
chiamate sia per la telefonia fissa sia per quella mobile, in grado
di trasmettere alle autorità preposte alla pubblica sicurezza i
dettagli dell'area in cui si trova il chiamante.

L’Italia sta anche sviluppando un sistema avanzato per la
gestione delle chiamate di emergenza al fine di allinearsi alle
disposizioni in materia di numero unico europeo 112 stabilite dalle
nuove norme europee nel settore delle comunicazioni, che saranno
operative a partire dal 25 maggio 2011. Da qui la decisione della
Commissione di archiviare il procedimento di infrazione.

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