NUOVE RETI

5G, integrazione verticale al top

Per le nuove reti sono centrali le strategie tra produttori di tecnologie e fornitori del servizio. La Corea, paese più avanzato si questo fronte, ha un approccio parzialmente autarchico al settore tecnologico

Pubblicato il 16 Set 2014

wireless-reti-network-120213125903

La Corea è il paese più avanzato al mondo dal punto di vista delle Tlc. Il tasso di penetrazione dei telefoni cellulari intelligenti è al 109,7% con 55,1 milioni di sottoscrittori. Le tre grandi telco senza fili, SK Telecom, KT e l’ultima arrivata Lg U+, si dividono il mercato. La parte maggiore è per SK Telecom, con il 50% del mercato, seguita da KT con il 30% e da LG U+ con il 20%. Nel dettaglio, SK Telecom ha 24,7 milioni di utenti divisi tra Lte (53%), Cdma (14%) e Wcdma (33%). KT invece ha 16,5 milioni di utenti con 53% Lte e 47% Wcdma. Infine Lg U+ ha 11 milioni di utenti al 70% Lte e al 30 Cdma.

Quello coreano è un mercato in crescita vertiginosa, grazie alla rapidità con la quale gli operatori recepiscono, testano e mettono in produzione le tecnologie, dice al Corriere delle Comunicazioni Brian Ha, manager per lo sviluppo del business di Qualcomm Korea. E poi l’integrazione verticale tra produttori di tecnologie e fornitori del servizio ha un ruolo chiave nella crescita, che in Corea del Sud è stata altissima già per il passaggio dal 2g al 3g, così come sta succedendo nella transizione fra 3g e 4g-Lte. Ad esempio, spiega il manager, l’utilizzo del 3g nell’ultimo anno è cresciuto di 90 volte, e la curva di utilizzo del neonato Lte è invece ancora più ripida, con una crescita di quasi 700 volte. Se la banda larga senza fili ha una penetrazione inimmaginabile nel Vecchio continente, altrettanto forte è la presenza della banda larga via terra (Ftth), con un tasso di penetrazione del 103,3%

Nel mercato che ha segnato praticamente tutti i record di prima adozione della telefonia mobile moderna (primi per Cdma, Evdo, Hsdpa, Lte-A e Lte-broadcast “eMbms”), dominano quattro fornitori di apparecchi telefonici cellulari: Samsung, seguita a distanza da Lg e da Pantech, con buona ultima l’unica occidentale, cioè Apple. I coreani hanno un approccio sostanzialmente autarchico al settore tecnologico e forniscono, oltre a buona parte delle tecnologie di rete, anche praticamente tutti i terminali. I tre grandi coprono infatti circa il 94% del mercato, compresi i telefonini di fascia bassa, mentre tutti gli altri produttori, sia statunitensi che asiatici, si attestano attorno al 5%.

Andando ad analizzare le dinamiche di mercato dei terminali presso i singoli operatori si vede in particolare che per SK Telecom il 62% degli utenti di telefoni intelligenti utilizza apparecchi di Samsung, che calano al 57% per KT e al 54% per LG U+. I cellulari di Lg vengono utilizzati con una tendenza invertita: 21% per SK Telecom, 24% per KT e 31% ovviamente per LG U+, che è una delle divisioni del secondo colosso tecnologico coreano. Pantech invece ha una media stabile dell’11% tranne che con Lg U+ dove raggiunge il 15%, anche perché la rete del terzo operatore mobile non è compatibile con le radiofrequenze utilizzate dagli iPhone di Apple. Il telefono made in Cupertino invece è al 6% con SK Telecom e all’8% di penetrazione con KT.
I coreani che utilizzano i servizi Lte consumano il doppio dei dati rispetto a quelli che hanno invece “semplici” terminali 3g, con il tasso di crescita che abbiamo visto sopra in tripla cifra.

Nei test operativi “su strada”, spiega Brian Ha, ai tre operatori appare abbastanza chiaro come le velocità di download siano uno dei segnali principali per definire i vantaggi che le differenti tipologie di Lte offrono. Il 4g-Lte più semplice ha una banda misurata a 75 Mbit/s in download, che diventano 150 Mbit/s per il 4g-Lte wideband, che aggrega due canali di radiofrequenza da 20 MHz e 10 MHz. Il più potente Lte-A wideband con tre “fette” di radiofrequenza riesce a raggiungere i 225 Mbit/s. I tre operatori hanno effettuato vari test dai propri sistemi e hanno visto che l’offerta ad esempio di video in altissima definizione 4k è fattibile. Un film da 1 Gigabyte richiede, con lo Lte “semplice” 1 minuto e 56 secondi per essere scaricato, mentre bastano 53 secondi con il wide band e 35 secondi con il più che veloce Lte-A wide band.

Secondo Brian Ha è il video che adesso fa la parte del leone nelle reti degli operatori. Viene utilizzato per lo streaming di eventi sportivi o di segmenti di palinsesto televisivo ed è considerata la chiave della strategia di tutti quelli che si muovono sul mercato. Infatti, tutti e tre gli operatori offrono questo tipo di servizi a partire dal lancio ufficiale del 4g-Lte A questa estate, anche se hanno dovuto adattarsi non solo a fare test ma anche a mettere in piedi circuiti di Cdn (rete di fornitura dei contenuti) più efficienti che in passato.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati