IL REPORT

5G, al Sud si connette solo il 21% degli utenti: pesa la mancanza di competenze

Secondo i dati delle associazioni dei consumatori, 4 persone su 10 non sanno se la quinta generazione mobile è disponibile nella propria città. E oltre il 57% non è dotato di uno smartphone abilitato. Utilizzo maggiore riscontrato tra chi ha un livello di istruzione superiore

Pubblicato il 18 Dic 2023

5G-Bei.jpg

Il 5G è una tecnologia che apre a nuove prospettive e opportunità, soprattutto in termini di sviluppo e riduzione delle disuguaglianze; allo stesso tempo, genera ancora alcune diffidenze e perplessità da parte dei cittadini che chiedono, quindi, informazioni corrette e autorevoli. A scattare la fotografia l’indagine sul livello di conoscenza che i cittadini delle aree meridionali rispetto alla tecnologia 5G, realizzata dalle Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e U.Di.Con) con il sostegno non condizionante di WindTre.

5G, poche conoscenza sulla tecnologia

La maggior parte delle persone intervistate delle regioni del meridione non ha conoscenze specifiche sulla tecnologia e sui dispositivi 5G: il 50% circa ne ha una conoscenza minima o nulla, dato leggermente più positivo rispetto al livello nazionale (56%). Maggiore è la fascia d’età, minore è la conoscenza. Si tratta infatti di una tecnologia ancora poco diffusa, soprattutto tra gli anziani. Solo il 21,2% dei rispondenti delle regioni meridionali utilizza al momento una connessione mobile 5G.

Si nota un maggior utilizzo nei più giovani, nei soggetti con un titolo di studio più elevato e nei nuclei familiari con minori.

La sicurezza informatica

A proposito, invece, di sicurezza informatica, informazione e diritti dei consumatori, solo il 15% degli intervistati delle aree meridionali si dichiara preoccupato per i possibili effetti sulla salute, mentre il 34% – soprattutto tra quanti hanno una conoscenza minima o nulla del 5G la cui fonte di informazione principale è caratterizzata dai canali social e dalla tv – dichiara di condividere almeno una delle false informazioni che nel corso degli anni hanno trovato diffusione su alcuni canali di comunicazione, a proposito del 5g (“provoca tumori”, “facilita lo spionaggio dei dati”, “non favorisce lo sviluppo dell’economia e del lavoro”).

Il nodo degli smartphone

Dal focus emerge anche che il 57,5% di chi non utilizza il 5G dichiara di non avere ancora un cellulare idoneo, mentre oltre il 28% non ne conosce i vantaggi o non è interessato. Il fattore economico ha un peso leggermente maggiore nelle aree del Sud Italia (14,4%) rispetto al dato nazionale (10,7%). Circa un quarto dei rispondenti delle Regioni meridionali che attualmente non usa ancora il 5G ha dichiarato la volontà di volervi passare a breve (24,3%), dato che supera quello nazionale che si attesta sul 18%. Il 50,6% afferma che lo farà nel lungo periodo, con l’obiettivo di acquisire maggiori informazioni e verificare gli sviluppi futuri della tecnologia, mentre il restante 25,1% non ha nessuna volontà in proposito. Si evidenzia, infine, che il 40,7% di chi non la utilizza, non sa se tale tecnologia sia disponibile o meno nella propria città e il 21,8% sostiene di no. Le risposte negative superano di 7 punti percentuali il dato nazionale (15,4%).

L’impatto del livello di istruzione e dei media

L’analisi dei dati rivela che il livello d’istruzione incide sul tasso di conoscenza del 5G: infatti il 59,4% dei rispondenti laureati indica una conoscenza medio/alta a fronte del 43,8% dei rispondenti in possesso di un diploma o licenza media.

La principale fonte di informazione sulla tecnologia per i rispondenti del Sud Italia è rappresentata dai canali social (37,5%) e dagli articoli di approfondimento (36,9%), classifica che si inverte rispetto alle risposte a livello nazionale. Il dato però cambia se si tiene conto del livello di conoscenza che si ha dell’argomento: nei casi in cui è di livello medio/alto, le principali fonti di informazioni sono gli articoli di approfondimento (circa 54%).

Diversamente, chi invece ha una conoscenza minima o nulla, indica come fonte principale la Tv (38,8%) e il passaparola di amici e conoscenti (35,5%). Ecco perché tra l’82,9% dei rispondenti delle aree meridionali si evidenzia la necessità di ricevere informazioni più concrete, affidabili e dettagliate sul 5G, soprattutto in relazione alla salute, alla tutela della privacy e alla cyber security. Inoltre, circa il 55% ritiene che tali informazioni dovrebbero provenire dalle Associazioni dei Consumatori.

Più forte la collaborazione WindTre-consumatori

In occasione del convegno WindTre ha ha rinnovato il protocollo di cooperazione sottoscritto nel 2021 con Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e U.Di.Con. Si rafforza dunque l’impegno nella promozione di iniziative volte a favorire un dialogo tra le parti nell’interesse dei consumatori e delle aziende di settore.

“WindTre conferma e rafforza l’impegno con le Associazioni dei consumatori per promuovere il confronto sui temi cardine per il settore, alimentare la reciproca contaminazione tesa a migliorare la qualità della vita delle persone, favorire l’inclusione digitale e la coesione sociale e territoriale, sostenere un consumo sempre più consapevole e responsabile delle tecnologie digitali”, commenta Roberto Basso, Direttore External Affairs & Sustainability di WindTre.

Il protocollo siglato prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente tra le rappresentanze delle associazioni e l’azienda che intende agevolare il confronto sulle tematiche di reciproco interesse. Il progetto prevederà incontri periodici trimestrali per stimolare un dialogo consolidato nell’interesse dei consumatori e dello stesso mercato delle telecomunicazioni.

La direzione che il Protocollo vuole percorrere è quindi quella di favorire un dibattito sui temi relativi alla gestione e all’utilizzo delle reti di comunicazioni e al miglioramento della tutela del consumatore. L’intesa prevede inoltre un dialogo sui temi della Transparency e della Dissemination, per trovare nuove e più efficaci forme di divulgazione relative alle questioni chiave per il settore telco, proprio grazie al confronto attivo e costruttivo con i consumatori.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati