TELCO PER L'ITALIA 2019

5G, Baile: “Nel B2B le più importanti opportunità di crescita per le telco”

In un articolo a firma per Corcom, il Responsabile Communications, Media & Technology di Accenture Strategy analizza lo scenario prossimo venturo accendendo i riflettori sul segmento business: “Ma per tradurre in realtà le aspettative delle imprese gli operatori dovranno trasformare la propria rete verso un modello pervasive network”

Pubblicato il 20 Giu 2019

Paolo Baile

Accenture Strategy Cmt lead

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Il 5G è qui, ed è tempo che le Telco affrontino questa rivoluzione, attesa da qualche anno. È un cambiamento che giunge in un settore già in profonda trasformazione, sotto pressione su diversi fronti: nuovi player si affacciano al mercato e il digitale ha settato nuove aspettative da parte degli utenti, sempre più inclini a spostarsi verso nuovi operatori in cambio di servizi migliori o di costi minori. Tutto ciò ha causato un appiattimento dei ricavi e un rallentamento della crescita.

In questo scenario, il 5G sarà il fattore abilitante che permetterà alle Telco di tornare ad essere competitive, riappropriandosi di alcuni elementi della catena di valore che avevano perso a causa dell’ingresso sul mercato di nuovi player, gli Ott in primis, che si sono appropriati di oltre 100 milioni di euro al giorno di ricavi (EBIT) nell’ultimo decennio. Dovranno, però, cambiare mentalità e avere una chiara visione del loro futuro, supportata da una governance forte. Sarà necessario trovare il modo di ridurre i costi, pur continuando a reinvestire nelle persone e nei talenti, che saranno il vero elemento cruciale per liberare il potenziale inespresso delle Telco. La posta in gioco è alta: secondo una nostra ricerca, il valore del mercato italiano delle Telco nel 2018 è stato di 31,2 miliardi di dollari (Totale connettivity + IT services) con una crescita annua pari aell’1,6% fino al 2023. Oltre a questo, entro il 2023 si svilupperà un ulteriore fetta di mercato legata ai nuovi servizi 5G (in particolare per il mondo B2B) che vale circa 11,4 miliardi di dollari.

Sul fronte dei consumatori, le Telco dovranno essere in grado di trarre vantaggio dalle interazioni che hanno con i clienti esistenti: hanno già a disposizione molte informazioni e dati, e attraverso l’utilizzo delle tecnologie come gli Analytics, l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning potranno offrire servizi sempre più personalizzati sulle singole esigenze dei consumatori.

Sarà nel mondo b2b, però, che le Telco avranno le più importanti opportunità di crescita: le imprese avranno l’opportunità di ridefinire i propri modelli di business e di riuscire ad offrire nuovi prodotti e servizi, più in linea con le esigenze del mercato odierno. È proprio alle Telco che vorrebbero rivolgersi per progetti o collaborazioni: lo afferma la metà dei top manager italiani, secondo un recente studio di Accenture. Tuttavia, il 54% pensa anche che gli operatori delle telecomunicazioni non conoscano in modo chiaro le opportunità di innovazione per i diversi mercati.

Per tradurre in realtà le aspettative delle imprese le Telco dovranno trasformare la propria rete verso un modello “pervasive network”, in grado di offrire la trasmissione di grandi quantità di dati in maniera affidabile, intelligente, sicura e scalabile, per alimentare un futuro dove i dispositivi IoT saranno onnipresenti. Oltre a questo, dovranno mettere in atto alcune iniziative che noi definiamo “no regret moves” e che comprendono l’automazione dei processi, il fulfilment, l’assurance e maintenance della rete con l’impiego di tecnologie di AI/RPA ed Analytics, l’edge computing, la virtualizzazione/cloudificazione e lo sharing della rete e la riqualificazione dei talenti interni all’azienda.

Infine, dovranno cambiare il modo di fare business promuovendo la nascita di ecosistemi che integrino diverse competenze e capacità, come stanno facendo già da tempo i player del mondo digitale. Sarà strategico decidere quali opportunità perseguire (ad esempio Connected Car, Smart city, Public Safety, Digital Industrial solutions) e definire quale ruolo giocare nell’ecosistema: da orchestratore (sul modello di Amazon), da strategic partner, con una collaborazione esclusiva per portare innovazione sul mercato quando non si è in grado di implementare end-to-end il servizio, o, ancora, partecipando a diversi ecosistemi in modo da cogliere molteplici opportunità.

Uno degli ecosistemi a maggiore potenziale in Italia è la filiera del manifatturiero, che, a livello mondiale, avrà un valore potenziale di 2,2 miliardi di euro entro il 2023. È un settore dove Accenture è già molto attivo grazie all’Industrial IoT Innovation Center, sviluppato in collaborazione con Hpe Coxa, che offre alle aziende un modo per approfondire, testare e scalare soluzioni IoT e trarre vantaggio dalle ultime tecnologie additive, per raggiungere maggiori livelli di efficienza e crescita attraverso miglioramenti dello sviluppo prodotti, dell’ingegneria, della produzione, della customer experience e della cyber security.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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